050 955.503 050 955.503
Montascale per Anziani e Disabili

        X





          X





          9 Set, 2019 | Società

          La convivenza con una persona disabile può essere difficile per molti motivi. Ecco alcuni consigli utili per farlo serenamente.

          Come interagire con i disabili?

          Ad oggi i disabili rappresentano quasi il 7% della società, e il numero è in ascesa. Per questo è molto facile ritrovarsi, almeno una volta nella vita, a contatto con una persona con disabilità.

          Avere qualche difficoltà e incertezza quando si interagisce con un disabile è alquanto comune. Le modalità di socializzazione con i disabili non dovrebbero essere diverse da quelle che si adottano abitualmente con qualsiasi altra persona. Tuttavia, se non si ha abbastanza familiarità con una certa disabilità, si tende ad avere paura di dire qualcosa di offensivo o di commettere un errore nell’offrire aiuto o assistenza. Allora, come ci si relaziona a un disabile?

          Per prima cosa, è utile conoscere la sua disabilità. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suddivide le disabilità, che possono essere più o meno gravi, in 4 categorie:

          • disabilità motorie, che riguardano la mobilità e l’efficienza degli organi deputati al movimento;
          • disabilità sensoriale, che interessano i sensi (vista, udito, ma anche tatto, gusto, olfatto);
          • disabilità intellettive, tra le quali rientrano anche i disturbi legati all’apprendimento, come la dislessia e la disgrafia;
          • disabilità psichiche, che riguardano i problemi psichici e relazionali (psicosi) e i problemi psicologici (nevrosi gravi e invalidanti).

          Come non far sentire l’altro “diverso”?

          Per vivere serenamente con un disabile è necessario non farlo sentire “diverso”. Questa è la prima legge che regola l’interazione con chi ha una disabilità, sia che viva in casa con voi sia che lo incontriate fuori per lavoro, per amicizia o altro. Perché non si senta diverso, dovete relazionarvi allo stesso modo di come interagite con tutti gli altri. Nella stragrande maggioranza dei casi, i disabili sono i primi a voler essere valutati per la loro personalità, non per il loro handicap.

          Osservare con razionalità e distacco la disabilità di una persona è ciò che permette di imparare a conoscerla per quello che è, nonché di evitare disagi e malesseri dall’una e dall’altra parte.

          Incontrarsi, fare le cose insieme, come uscire fuori a mangiare in gruppo, praticare sport, partecipare a eventi di cultura, viaggiare, sarà sì possibile e divertente, ma con degli accorgimenti. Spesso, infatti, sono le situazioni di normale vita quotidiana che mettono il disabile più a disagio, per esempio a causa della presenza di barriere architettoniche che ostacolano il loro accesso a edifici o servizi. È questo il momento in cui non dovete perdere la vostra razionalità e pragmatismo: il problema c’è, ma si può superare insieme e in tranquillità.

          Quando vi relazionate con un disabile la prima cosa che dovete ricordarvi per non farlo sentire diverso è che lui o lei, nella stragrande maggioranza dei casi, è consapevole della propria disabilità e è abituato a conviverci: è la sua normalità. Molte disabilità, infatti, sono congenite. Altre sopraggiungono nel corso della vita, a causa di un incidente o una malattia. Ma al di là della causa, la maggior parte dei disabili si è adattata alla propria condizione e è autosufficiente. Ciò significa che spesso i disabili sono autonomi nella gestione delle normali attività della vita quotidiana e non hanno bisogno di una particolare assistenza.

          Da ciò deriva che potrebbe essere fastidioso e offensivo pensare che un disabile non sia in grado di prendersi cura di sé e fare le cose al posto suo. Per non farlo sentire diverso, è utile partire dal presupposto che la persona con disabilità sia in grado di svolgere qualsiasi azione. Dove non arriva arriverete voi, d’istinto o dopo una richiesta specifica da parte del disabile.

          Ovviamente ogni situazione è diversa e particolare. Per una persona divenuta disabile a seguito di un incidente potrebbe essere necessario un aiuto maggiore rispetto a chi convive con un handicap fin dalla nascita. Meglio però attendere che sia il disabile a chiedere una mano quando ha realmente bisogno. Da parte vostra, non indugiate a chiedergli di eseguire un determinato compito per paura che non sia in grado di svolgerlo: questo è un errore comune che, però, crea una distanza in termini di diversità.

          10 consigli per relazionarsi con una persona disabile

          Ecco 10 consigli utili per relazionarsi con una persona disabile in serenità, evitando disagi da entrambe le parti. Questi sono rivolti soprattutto a coloro che non hanno esperienze di relazione con disabili e che sono alla ricerca di suggerimenti per rapportarsi al meglio con loro.

          1. Per prima cosa, per relazionarvi positivamente con un disabile, cercate di mettervi nei suoi panni: sarà più facile capire come interagire con lui. Soprattutto, questo atteggiamento vi permetterà di comprendere cosa fare o non fare per evitare di farlo sentire diverso.
          2. Non trattate mai il disabile dall’alto in basso. A prescindere dalla sua disabilità, non comportatevi come se aveste davanti un bambino (ovviamente se non lo è). Per rivolgervi a lui o lei usate un lessico normale e un tono regolare, a meno a che non siate in rapporto con qualcuno che soffre di deficit intellettivi e comunicativi. Allontanarvi da questi atteggiamenti comporta mostrare una mancanza di fiducia nelle capacità intellettive del disabile. Se avete dubbi riguardo a una certa situazione, chiedete e informatevi sulle sue esigenze e bisogni.
          3. Ponete sempre attenzione sull’utilizzo delle parole con cui vi rivolgete al disabile. Identificare, oralmente o per scritto, qualcuno con la sua disabilità o assegnargli etichette è offensivo e di cattivo gusto.
          4. È importante rivolgersi direttamente alla persona disabile, non al suo operatore assistenziale o accompagnatore. Un soggetto può essere in sedia a rotelle, ma capisce benissimo. Continuate a parlare e a rivolgervi a lui anche se sembra che non vi stia ascoltando (autismo) o nel caso in cui non possa sentire (sordità). Le persone con autismo hanno uno sguardo evasivo ma sentono, mentre i sordi hanno un’ottima capacità di leggere il labiale.
          5. Posizionatevi alla sua altezza. Se state parlando con qualcuno che è in carrozzina, cercate di mettervi al suo livello per instaurare una conversazione faccia a faccia, facendolo sentire a suo agio.
          6. Se avete a che fare con una persona che ha problemi di linguaggio o espressione, siate pazienti e ponete delle domande se non avete capito. Cercate di farla procedere secondo i suoi tempi senza mettergli fretta o, se parla troppo velocemente, ditele di andare più piano.
          7. Non esitate a fare domande sulla disabilità di una persona, soprattutto se credete che questo possa aiutare il vostro approccio. Come detto precedentemente, per relazionarvi bene con un disabile, è bene conoscere la sua disabilità. Questo vi permetterà di tenere il giusto atteggiamento nel vostro rapporto e vi darà la possibilità di capire il tipo di supporto di cui ha bisogno. Ricordate che è sempre meglio chiedere: pretendere di sapere tutto sulla disabilità di una persona può essere offensivo. Nel caso in cui un soggetto non voglia parlarvi della sua disabilità, vi dirà che è un fatto personale che non ha voglia di affrontare con voi. In questo caso, non insistete e cambiate argomento: riuscirete sicuramente a trovare un altro modo per stargli accanto e relazionarvi con lui.
          8. Offrite un aiuto sincero, come lo porgete a tutti gli altri. Per esempio, se siete a fare la spesa con un vostro amico o familiare in sedia a rotelle, chiedetegli se vuole che gli portiate le buste. Offrire un sostegno a una persona cara è solitamente ben accetto. E se non sapete come rendervi utili, chiedete tranquillamente se c’è qualcosa che potete fare per lui o per lei.
          9. Non giocate con gli ausili dei disabili, come la sedia a rotelle. A meno che non vi è espressamente chiesto di spingerla o spostarla, non toccatela. Gli ausili alla disabilità sono percepiti come estensioni del corpo: per questo è fondamentale portargli profondo rispetto.
          10. Non intralciate il passaggio a coloro che hanno disabilità motorie. Mettetevi al lato se vedete qualcuno che cerca di spostarsi con la carrozzina e lasciate passare chiunque utilizzi ausili per la mobilità, offrendo il vostro aiuto se richiesto o se vedete che il disabile ha qualche difficoltà nel movimento.

          I consigli per convivere serenamente con un disabile in casa

          La convivenza con una persona disabile può essere difficile per molti motivi. Le difficoltà sono diverse e di differente natura, e variano in base al tipo di disabilità, alla sua gravità, agli anni del disabile e alle sue necessità. Se non gestite in tempo e in modo adeguato, possono portare a situazioni spiacevoli, capaci di turbare la stabilità della famiglia.

          Di seguito alcuni importanti consigli per vivere il più serenamente possibile nella stessa residenza con una persona disabile o affetta da grave patologia.

          • Assicurate al disabile un ambiente domestico tranquillo, sicuro e confortevole, con l’installazione di un montascale a piattaforma per assicurargli indipendenza in casa.
          • Aiutate il disabile nello svolgimento delle attività quotidiane portando pazienza, senza fretta, cercando di mantenere quanto più possibile la sua autonomia.
          • Abituate il disabile a svolgere i suoi bisogni fisiologici in orari determinati, sorvegliandolo con discrezione.
          • Assistetelo ma cercate di rispettare sempre il suo pudore e la sua dignità.
          • Dimostrategli il vostro amore e rassicuratelo. Parlategli con calma e dolcezza, guardandolo sempre negli occhi. Accarezzatelo spesso per fargli sentire il vostro calore e il vostro affetto.
          • Usate frasi brevi, semplici e chiare e comunicate un concetto alla volta.
          • Siate pazienti e non rimarcate i suoi errori. Cercate di non rimproverarlo a voce alta.
          • Accettate l’aiuto di altre persone, amici, parenti, ma anche degli operatori sociali e degli esperti in generale. Relazionatevi con famiglie che condividono le vostre stesse esperienze.
          • Avvaletevi delle leggi del settore sociale a tutela del diritto alla salute del disabile, molte delle quali prevedono incentivi economici e di supporto per aiutare le famiglie che hanno un membro con disabilità.
          • Prendetevi cura della vostra salute e del vostro benessere, è fondamentale per assistere tutti i giorni chi ha bisogno del vostro aiuto.

          Richiedi Catalogo

          Richiedi Catalogo Sì, voglio ricevere gratis il nuovo catalogo 2024 dei prodotti Ceteco

            Dichiaro* di aver preso visione della privacy policy di TK Home Solutions srl a Socio Unico

            Articoli in evidenza

            modal magazine

            Vuoi scoprire di più sui prodotti Ceteco?
            Lascia i tuoi recapiti e ottieni una consulenza gratuita senza impegno. Un nostro esperto ti richiamerà entro un'ora.