Cos’è l’artrosi e perché si verifica?

L’artrosi del ginocchio, o gonartrosi, è una condizione comune con l’avanzare dell’età: una piccola parte degli over 60 ne è affetta, ma la sua prevalenza aumenta significativamente negli over 70.

Si verifica quando la cartilagine, che normalmente impedisce lo sfregamento tra le ossa del ginocchio (femore, tibia e rotula), si consuma o si assottiglia. Questo deterioramento provoca il contatto diretto tra le ossa, causando dolore, rigidità e gonfiore. 

Inizialmente il ginocchio può anche scricchiolare, bloccarsi o dare una sensazione di debolezza e instabilità, sintomi che spesso peggiorano con l’umidità e il maltempo.

Quali sono le cause dell’artrosi al ginocchio dopo i 70 anni

Quando parliamo di artrosi al ginocchio è necessario fare una precisazione tra l’artrosi al ginocchio primaria e secondaria.

Artrosi al ginocchio primaria

L’artrosi primaria è dovuta a un deterioramento della cartilagine del ginocchio senza una causa specifica. Alcune persone, però, hanno una cartilagine più fragile per costituzione o a causa del normale processo di invecchiamento. L’obesità peggiora molto la situazione.

Artrosi al ginocchio secondaria

L’artrosi secondaria, invece, può derivare da vari fattori, tra cui:

• Lesioni o interventi al menisco, che è un “ammortizzatore” naturale del ginocchio.
• Fratture alle ossa del ginocchio (femore o tibia) che creano attrito doloroso.
• Deformità delle gambe, come ginocchia a “O” o a “X”, soprattutto se c’è anche sovrappeso.
• Danni ai legamenti del ginocchio, come il legamento crociato anteriore.
• Sport praticati intensamente per anni, come corsa o calcio.
• Malattie come l’artrite reumatoide, la gotta o la scoliosi.

Ci sono anche fattori di rischio che possono contribuire allo sviluppo dell’artrosi: 

• alcuni sono inevitabili, come l’età, il sesso femminile, la predisposizione genetica, il ginocchio varo o valgo;
• altri possono essere controllati, come obesità, evitare traumi al ginocchio, limitare attività che richiedono di stare in piedi a lungo o piegarsi spesso, mantenere un buon tono muscolare e un peso adeguato.

Quando l’artrosi è causata da questi fattori, può colpire solo una parte del ginocchio; invece, quando è dovuta all’invecchiamento, tende a coinvolgere tutta l’articolazione.

Quali sono i sintomi iniziali dell’artrosi al ginocchio

L’artrosi al ginocchio tende a peggiorare nel tempo, ma la velocità con cui accade varia da persona a persona. I sintomi possono essere più o meno intensi, ma alcuni segnali comuni da tenere d’occhio sono:

• Dolore al ginocchio: può comparire mentre cammini, sali o scendi le scale, o semplicemente quando carichi il peso sul ginocchio. Di solito, inizia gradualmente e peggiora con l’attività.
• Rigidità articolare: soprattutto al mattino o dopo essere rimasti fermi per un po’. La rigidità è temporanea e di solito dura meno di mezz’ora.
• Gonfiore: il ginocchio può apparire gonfio o infiammato.
• Difficoltà nei movimenti: come piegare o allungare completamente il ginocchio.
• Rumori articolari: come scricchiolii o scatti quando muovi il ginocchio.
• Zoppia: nei casi più avanzati, il dolore e la rigidità possono portare a zoppicare.

Il dolore legato all’artrosi è “meccanico”, il che significa che tende ad aumentare con il movimento e a diminuire con il riposo. Le difficoltà a muovere il ginocchio spesso si manifestano quando l’artrosi è già in uno stadio più avanzato.

Per questo è fondamentale, se noti qualcuno di questi sintomi, parlarne con il tuo medico che può aiutarti a trovare sollievo e gestire meglio la situazione.

Come capire se si ha l’artrosi al ginocchio?

Per capire se c’è artrosi al ginocchio, il primo esame che il medico consiglia è la radiografia sotto carico. Questo esame permette di vedere bene l’articolazione del ginocchio in diverse posizioni e con il peso del corpo sopra, aiutando il medico a decidere quale trattamento seguire.

Le diverse immagini della radiografia possono includere:

• Vista frontale (antero-posteriore) con peso sopra.
• Vista laterale (latero-laterale).
• Vista “Rosenberg” con il ginocchio piegato a 45° e sotto carico.
• Vista assiale della rotula.

Di solito, la radiografia è sufficiente per capire quanto è danneggiato il ginocchio. In alcuni casi, però, può essere necessario fare altri esami, come la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata, per avere una visione più dettagliata della situazione.

Qual è la terapia per l’artrosi al ginocchio?

Se l’artrosi al ginocchio viene diagnosticata in fase iniziale, ci sono diverse soluzioni per rallentarne il progresso e alleviare i sintomi:

• Perdere peso: Se si è in sovrappeso, dimagrire può ridurre lo stress sul ginocchio. Seguire una dieta equilibrata e fare attività fisica a basso impatto, come camminare o nuotare, può aiutare.
• Fisioterapia: Un programma di esercizi mirati a rafforzare i muscoli e mantenere il ginocchio in movimento può fare la differenza.
• Farmaci: In caso di dolore acuto, si possono usare farmaci antinfiammatori (come diclofenac o piroxicam). Alcuni integratori, come glucosamina e condroitina, possono aiutare a lungo termine a ridurre il dolore.
• Terapie fisiche: Tecniche come la tecarterapia, la laserterapia o l’ionoforesi possono essere utili per alleviare il dolore.
• Infiltrazioni: Le iniezioni di corticosteroidi possono aiutare a ridurre l’infiammazione. Quelle di acido ialuronico agiscono come lubrificante naturale per l’articolazione.
• Applicazione di calore (termoterapia): Applicare calore può migliorare la circolazione e rilassare i muscoli, alleviando dolore e rigidità. È utile per chi soffre di contratture muscolari, artrosi, o crampi.
• Alimentazione e movimento: Mangiare in modo sano e fare attività fisica dolce sono essenziali per mantenere in forma le articolazioni. In caso di lesioni, può essere utile usare un tutore per sostenere meglio il ginocchio.

Il montascale per continuare a salire e scendere le scale con il dolore al ginocchio

Per chi soffre di artrosi al ginocchio, salire e scendere le scale può diventare una vera sfida. Il dolore, la rigidità e la difficoltà nei movimenti possono rendere ogni gradino un ostacolo difficile da superare. In questi casi, il montascale può essere un’ottima soluzione per mantenere la propria indipendenza senza forzare troppo le articolazioni.

Il montascale permette di muoversi in sicurezza e comodamente tra i diversi piani della casa, evitando sforzi dolorosi e riducendo il rischio di cadute. È particolarmente utile per chi vive in una casa con più piani o in condominio e desidera evitare un sovraccarico sulle ginocchia, continuando comunque a svolgere le proprie attività quotidiane. Inoltre, l’utilizzo del montascale può prevenire l’aggravarsi dei sintomi, permettendo di conservare le energie per altre attività importanti e migliorando così la qualità della vita.

Queste informazioni forniscono un quadro generale, è fondamentale approfondire ulteriormente con il proprio medico per ottenere una comprensione completa e dettagliata del tema trattato.

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