Tutti amano andare in spiaggia, quando arriva l’estate. Chi soffre di disabilità o ha esigenze complesse, però, spesso non riesce a farlo, perché molte spiagge non sono accessibili a tutti. Ecco quali sono i criteri che definiscono una spiaggia accessibile e come trovare le spiagge accessibili.
- Cosa s’intende per spiagge accessibili?
- Quali sono le caratteristiche principali di una spiaggia accessibile?
- Qual è la normativa in tema di spiagge inclusive?
- Come sapere dove sono le spiagge alla portata di tutti?
- Come organizzare una vacanza estiva alla portata di tutti
Cosa s’intende per spiagge accessibili?
Una spiaggia accessibile è una spiaggia le cui strutture sono adatte ad ospitare anche le persone diversamente abili, anziane, oppure che hanno qualche ritardo cognitivo e il personale è formato in maniera da fornire loro assistenza, garantendo il loro benessere, e farle sentire a proprio agio.
Le persone diversamente abili devono affrontare molte difficoltà, perché si trovano spesso a combattere con le barriere architettoniche di luoghi pubblici ed edifici ed una cultura che ancora non accetta e promuove i concetti di inclusione e accessibilità.
Anche per gli amanti del mare le cose non sono facili, perché spesso le spiagge non sono idonee ad ospitare persone con mobilità ridotta o che si trovano su una sedia a rotelle. Quando arriva l’estate, è un problema scegliere la località dove trascorrere le proprie vacanze, non solo a causa della difficoltà nel trovare strutture ricettive accessibili, ma anche perché ci si può trovare nella condizione di non riuscire a raggiungere il mare a causa della mancanza di spiagge accessibili.
Mentre in passato era difficile trovare spiagge accessibili, oggi molti proprietari di stabilimenti balneari hanno preso a cuore l’argomento dell’inclusione e adeguato le loro strutture e i loro servizi, ispirandosi al concetto di accessibilità e rendendoli adatti anche ai disabili e alle persone con necessità particolari.
Quali sono le caratteristiche principali di una spiaggia accessibile?
Il concetto di accessibilità include non solo le strutture, ma anche i servizi e le risposte alle esigenze di persone con diverse abilità cognitive, anziani e famiglie con bambini.
Per essere considerata accessibile, una spiaggia deve rispondere a determinati criteri:
- progettazione. Tutti gli stabilimenti balneari privati devono consentire il libero accesso al bagnasciuga ed essere progettati in maniera da rispondere ai criteri di accessibilità;
- accoglienza. Un criterio che non riguarda solo la struttura in sé, e il suo personale, ma tutto il contesto in cui è inserita;
- informazione e comunicazione. Al cliente devono essere fornite tutte le informazioni sui servizi forniti, in modo da aiutarlo a fare una scelta consapevole e in linea con le proprie esigenze;
- manutenzione. Tutte le strutture devono essere sottoposte ad un’accurata manutenzione, per assicurarsi che siano sempre efficienti e sicure;
- formazione e aggiornamento. Il personale deve essere formato e aggiornato per fornire assistenza a tutti i clienti in maniera adeguata e in totale sicurezza.
Requisiti
Ecco quali sono i requisiti che devono avere le spiagge per poter essere considerate accessibili:
- presenza di un parcheggio per auto a pochi metri dalla spiaggia;
- presenza di percorsi di accesso alla spiaggia ampi, funzionali e facilmente percorribili;
- presenza di una passerella di accesso. Sebbene non sia l’unico requisito per rendere una spiaggia accessibile, la presenza di una passerella che consenta di accedere alla spiaggia è fondamentale. La passerella dovrebbe attraversare tutta la spiaggia fino al bagnasciuga, perché spostare una carrozzina sulla sabbia può risultare difficile;
- possibilità di accedere a tutti i servizi offerti dalla spiaggia, compresa l’area ricreativa;
- bagno, docce e spogliatoi devono essere attrezzati per accogliere le persone con disabilità;
- garanzia di accesso a lettini ed ombrelloni;
- presenza di supporti idonei all’ingresso in acqua e all’uscita;
- ausili per le persone ipovedenti;
- personale adeguatamente formato per andare incontro alle esigenze di tutti i clienti;
- aree giochi inclusive, attrezzate anche per i piccoli ospiti affetti da disabilità.
Qual è la normativa in tema di spiagge inclusive?
I riferimenti normativi che fissano l’obbligo di rendere anche le spiagge accessibile alle persone diversamente abili sono inseriti nel quadro più ampio dell’insieme di leggi riguardanti l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Una delle più importanti è la legge n° 13 del 9 gennaio 1989, intitolata “Disposizione per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”, e la Circolare Ministeriale che rappresenta la sua estensione, la 259 del 23 gennaio 1990, emanata dal Ministero della Marina Mercantile, che ha esteso l’applicazione della norma anche agli stabilimenti balneari.
Anche l’articolo 1, comma 251 della legge 296/2006, che sancisce l’obbligo, per le strutture che operano sulla spiaggia, di consentire alle persone id raggiungere il bagnasciuga, può essere considerata un’altra norma a favore dell’inclusione e dell’accessibilità.
Come sapere dove sono le spiagge alla portata di tutti?
Trovare una struttura di questo tipo potrebbe risultare ancora piuttosto difficile, perché spesso questi servizi non sono adeguatamente pubblicizzati. Per fortuna, alcune associazioni che si occupano di inclusione hanno deciso di realizzare una mappa delle spiagge italiane accessibili: Village for All e Legambiente si sono messe insieme per creare un portale, attivo dal 2019, nel quale sono censite numerose spiagge adatte a tutti.
Anche molte associazioni che si occupano del sostegno ai disabili hanno creato, sui loro siti web, degli elenchi di spiagge che accolgono anche le persone che hanno delle difficoltà.
Come organizzare una vacanza estiva alla portata di tutti?
Ecco alcuni consigli per viaggiare in sicurezza, ridurre al minimo i disagi e godersi una bella vacanza:
Scegliere la destinazione giusta
Mare, montagna, isole?! Scegliere la meta migliore per un viaggio dipende innanzitutto dalle preferenze che si hanno.
La cosa migliore è fare una lista delle proprie destinazioni preferite e poi informarsi sulle strutture ricettive (a meno che non si decida di raggiungerla in macchina) e sui mezzi di trasporto, per verificare che tutto risponda alle proprie necessità.
Per fortuna, sono sempre di più le località che hanno fatto dell’accessibilità uno dei loro obiettivi primari e mettono a disposizione dei turisti tutte le informazioni su mezzi di trasporto, itinerari accessibili e strutture ricettive inclusive.
Pianificare con largo anticipo
Per essere sicuri che la vacanza fili liscia, la soluzione migliore è pianificarla con largo anticipo (almeno due settimane o anche qualche mese prima della partenza) anche perché a ridosso della stagione estiva alcune strutture della zona o mezzi di trasporto potrebbero essere già tutti prenotati.
Decidere di partire in un periodo poco affollato
Per godersi una vacanza tranquilla e rilassante ed essere sicuri di trovare posto nelle strutture adeguate, è meglio evitare l’alta stagione: oltre ad essere più costoso, viaggiare nei periodi di alta stagione è anche più stressante, perché si rischia di non godere appieno delle proprie vacane a causa dell’eccessivo affollamento.
Se si decide di andare al mare, per esempio, l’ideale è partire in settimana, piuttosto che il sabato o la domenica.
Questo consiglio è utile non solo per coloro che hanno difficoltà motorie o cognitive, ma anche per una famiglia con bambini che decida di pianificare un viaggio.
Scegliere e prenotare il mezzo di trasporto
Specialmente quando si viaggia con persone che hanno difficoltà motorie, è importante scegliere con attenzione il mezzo di trasporto con cui si decide di raggiungere la propria meta, perché spostarsi potrebbe risultare piuttosto difficoltoso, se si decide di improvvisare.
Se non è possibile utilizzare l’auto, ma si devono utilizzare l’aereo, il treno o il traghetto, è importante prenotare il servizio con largo anticipo e specificare che si hanno esigenze particolari.
Molte compagnie di trasporto offrono servizi specifici e assistenza dedicata per i viaggiatori disabili e le persone che hanno difficoltà motorie, per agevolare loro il viaggio e ridurre i tempi di attesa.
Scegliere dove dormire
Anche trovare il posto giusto per dormire è importante.
Si può decidere di pernottare in un albergo la cui struttura risponda ai requisiti per l’accessibilità, oppure in un campeggio, se si ama stare in mezzo al verde e alla natura anche quando si è al mare. Per facilitarsi il compito, si possono impostare gli appositi filtri forniti dai portali che si occupano di ospitalità.
Affidarsi a un’agenzia specializzata
Il mondo del turismo è sempre più attento alle esigenze di tutti coloro che amano viaggiare, anche dei turisti che hanno qualche difficoltà.
Se non si ama fare tutti da sé, ci si può affidare ad una delle sempre più numerose agenzie che hanno messo al centro della loro attività l’organizzazione di viaggi per persone con esigenze speciali, studiando proposte e pacchetti turistici specifici, così da essere sicuri di vivere un’esperienza bellissima.
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