Salire le scale non dovrebbe essere un problema neanche per gli anziani. Dietro l’affanno c’è sempre un’altra causa, anche non grave, che deve essere individuata per ritrovare il benessere.
- Scale e affanno: tutte le possibili cause
- In quali casi c’è da preoccuparsi della dispnea?
- Alcuni esami utili per la valutazione dello stato di salute
- Soluzioni per ritrovare l’autonomia
Scale e affanno: tutte le possibili cause
L’affanno è una condizione fisica che determina una difficoltà respiratoria cronica o temporanea, progressiva o improvvisa. Si manifesta come fiato corto o come una sgradevole sensazione di mancanza d’aria. In gergo medico questa situazione è denominata dispnea.
Fare le scale, solitamente, non dovrebbe generare affanno in chi le percorre, neanche negli anziani, a meno che non si tratti di una rampa particolarmente lunga.
Avere l’affanno nel salire le scale, però, non significa necessariamente che l’organismo abbia qualche problema o patologia.
Affanno Cause più importanti
Le cause della dispnea possono essere molte e di varia natura e solo in alcuni casi rappresentano il campanello d’allarme di patologie più serie. Altre, invece, indicano semplicemente che il soggetto segue uno stile di vita poco sano e sedentario. Il fumo, il consumo eccessivo di alcolici e di cibi ricchi di sostanze grasse o dannose, non fare attività fisica, sono tutte cattive abitudini che, tendenzialmente, provocano difficoltà respiratorie (mancanza di fiato) alterando la capacità polmonare durante il movimento, più o meno sotto sforzo.
Solitamente le cause patologiche della dispnea sono:
- malattie respiratorie,
- anemia,
- malattie cardiache,
- malattie neuromuscolari,
- obesità,
- motivi psicologici,
- gravidanza.
Dispnea Cause: malattie respiratorie e cardiache
Tra le prime cause patologiche della dispnea ci sono le malattie respiratorie. Tra queste, le principali sono l’asma – sindrome caratterizzata dal restringimento delle vie aeree solitamente dovuto a una reazione allergica – la polmonite e la bronchite, generalmente di natura infettiva.
Tra le cause patologiche non non di natura respiratoria c’è l’anemia. Coloro che soffrono di questa malattia metabolica non producono abbastanza globuli rossi. A questo consegue un’irregolarità nel normale flusso dell’ossigeno tra i tessuti e gli organi del corpo, causando affanni respiratori, oltre a stanchezza generalizzata, affaticamento al livello dei muscoli, bassa pressione e altri sintomi secondari.
Numerose malattie cardiache, più o meno gravi, possono provocare un senso di fatica e di affanno nel fare le scale. Solitamente queste tendono a manifestarsi molto tempo prima di un possibile scompenso cardiaco. Una tempestiva valutazione medica e un’opportuna terapia possono curare il problema prima che si manifesti in una forma più grave.
La mancanza di fiato nel fare le scale può dipendere anche da malattie neuromuscolari che, nel lungo periodo, tendono a compromettere la capacità motoria del soggetto.
L’obesità è un’altra condizione responsabile del sopraggiungere della dispnea durante la salita delle scale.
Oltre alle cause di origine strettamente fisica, l’affanno può dipendere da ragioni psicologiche. Il respiro corto, ma anche accelerato, è uno dei sintomi più comuni dell’ansia. Il disturbo può manifestarsi nel lungo periodo o in un momento in cui l’individuo è sottoposto a particolare stress emotivo o fisico. Tra gli altri sintomi ci sono l’aumento del battito cardiaco, il dolore al petto, le vertigini e la sudorazione eccessiva.
Infine, la dispnea è uno dei disturbi più comuni che affliggono le donne in stato di gravidanza. In questo caso, le difficoltà respiratorie sono da associare alla crescita del feto e agli sbalzi ormonali e sono particolarmente frequenti in caso di sforzo fisico, anche minimo.
Fiato Corto Cause: in quali casi c’è da preoccuparsi della dispnea?
Fino a che l’affanno sopraggiunge in casi di sforzo fisico, generalmente non c’è da preoccuparsi.
Ovviamente, non deve trattarsi di un affanno anomalo, ovvero non proporzionato allo sforzo compiuto, come per esempio salire solo qualche gradino, oppure se compare improvvisamente, senza aver compiuto nessun tipo di attività fisica, o se è continuo e costante nel tempo.
In questi casi è consigliabile consultare un medico, soprattutto in caso di anziani, bambini o di chi soffre di problemi cardiaci. Il dottore effettuerà una diagnosi valutando i possibili fattori di rischio e prescrivendo, in caso di riscontro di qualche problematica, una terapia o una visita di controllo più approfondita.
Consiglio: ecco un breve elenco delle principali situazioni in cui la cosa migliore da fare è visitare il proprio medico:
- affanno inaspettato e persistente;
- dispnea in soggetti con problemi al cuore;
- casi di dispnea sempre più frequenti e sempre più lunghi;
- se chi soffre di dispnea è un anziano o un bambino, che si affannano compiendo azioni che richiedono uno sforzo minimo;
- respirazione accelerata, dai 40 ai più respiri al minuto.
Comunque sia, se non si è tranquilli, coinvolgere gli esperti è sempre una soluzione: la prevenzione è garanzia di salute. Lo è ancora di più nei casi di ansia. Un controllo aggiuntivo tranquillizza i soggetti che soffrono di dispnea come conseguenza di un attacco di panico.
Alcuni esami utili per la valutazione dello stato di salute
In presenza di episodi di dispnea frequenti e inaspettati, rivolgersi al medico di famiglia è la soluzione migliore, anche in termini di prevenzione.
Il dottore procederà con una visita generale:
- misurazione della pressione;
- auscultazione del cuore, per rilevare eventuali anomalie nei battiti;
- auscultazione del torace, utile per riscontrare la presenza di bronchite o infiammazioni.
Dopo di che, il dottore potrà richiedere al paziente di sottoporsi a analisi aggiuntive.
Solitamente, in casi di dispnea, si vanno valutare i parametri vitali del soggetto: pressione arteriosa, frequenza cardiaca e respiratoria. Le analisi del sangue sono richieste per misurare i livelli di ossigeno in circolazione e individuare un’eventuale anemia. Tra gli esami principali c’è la spirometria, un test rapido per controllare la funzionalità dei polmoni. In particolare questo permette di classificare le patologie respiratorie in due classi principali, quelle ostruttive e quelle restrittive. Le patologie polmonari ostruttive sono disturbi delle vie aeree, come l’asma, mentre quelle restrittive sono malattie più complesse che interessano l’interstizio del polmone. Per completare il quadro clinico, si procederà con un esame spirometrico globale che permette di aggiungere ulteriori dettagli riguardo alla funzionalità respiratoria.
Tra gli accertamenti da fare per risalire alle cause della dispnea c’è la radiografia del torace, utile per capire se la difficoltà a respirare dipende dalla presenza di alcune malattie dovute a una componente virale, come la polmonite. In alcuni casi, il medico consiglierà al paziente di sottoporsi a una TAC del torace, così da avere un quadro più completo. Con questo esame, infatti, si evidenziano, oltre a eventuali patologie che coinvolgono bronchi e polmoni, anche alterazioni della circolazione arteriosa polmonare.
Il medico solleciterà il paziente a sottoporsi a un elettrocardiogramma o ecocardiogramma per comprendere se il fiato corto nell’affrontare le scale trova la sua causa in un problema cardiaco, per esempio in alterazioni nel ritmo o in presenza di soffi al cuore.
Infine, dispnea e affanno possono essere effetti della componente psicologica del paziente. Il medico, dunque, condurrà una breve analisi per capire se ansia e stress possono o meno stare alla base della mancanza d’aria.
Soluzioni per ritrovare l’autonomia
Una volta che il medico ha tratteggiato la sua diagnosi, arriva il momento delle soluzioni. Fare poche scale e avere l’affanno non è una condizione normale neanche per gli anziani. La dispnea nasconde sempre un’altra causa, non per forza grave, che può essere individuata così da poter ritrovare benessere e autonomia. Per aiutare il paziente a alleviare il suo senso di affanno, il medico consiglierà i rimedi più efficaci per migliorare la qualità della sua vita.
In presenza di disturbi o patologie, il medico indicherà il trattamento da seguire, per esempio di tipo farmacologico. In altri casi sono sufficienti cure blande e non invasive. Il dottore potrà consigliare semplici integratori alimentari che aiutino il paziente a ritrovare le forze perdute che generano affanno, per esempio a causa di carenze vitaminiche, individuate attraverso le analisi del sangue, o in caso di anemia.
Oppure, se l’affanno dipende da una condizione di obesità o sovrappeso, la miglior soluzione sarà sostituire le cattive abitudini alimentari e mettersi a dieta, ovviamente facendosi seguire da esperti, e iniziare a praticare sport o qualsiasi tipo di attività fisica. Come si legge in numerosi articoli medici, bastano anche solo una ventina di minuti di camminata al giorno o qualche esercizio da fare in casa per ritrovare il benessere e migliorare il proprio stato di salute.
Se è il fumo la causa principale della dispnea nel fare le scale, allora sarà bene ridurre il numero di sigarette o, meglio, provare a smettere, sempre chiedendo consiglio al proprio medico, che saprà indicare la via migliore da intraprendere.
Quando il fiato corto nell’affrontare le scale è causato da problematiche permanenti, il dottore saprà consigliare i percorsi più giusti per la riabilitazione, magari per migliorare la mobilità e la tonicità muscolare. In questi casi i soggetti coinvolti potrebbero aver bisogno di strumenti di ausilio per facilitare la salita di gradini, soprattutto se la rampa ne presenta numerosi, come per esempio il montascale a poltroncina. Questo, da installare in casa in corrispondenza delle scale, è un aiuto molto importante per chi ha problemi di mobilità o soffre di dispnea nel salire gli scalini della propria abitazione, tornando a essere autonomo e sicuro. Il montascale è la soluzione perfetta per gli anziani, che spesso presentano problemi di affanno nell’affrontare le scale.
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