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Montascale per Anziani e Disabili

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          23 Gen, 2024 | Accessibilità, In evidenza, Salute

          Ogni giorno usciamo di casa per recarci al lavoro, fare la spesa, incontrare gli amici, camminando, guidando o prendendo mezzi pubblici in maniera naturale e inconscia.

          Nel fare tutto questo automaticamente, e giorno dopo giorno, spesso e purtroppo, ci dimentichiamo che ci sono persone per cui uscire e spostarsi non è così facile, e che possono trovare difficoltà in cose che noi diamo per scontate, come ad esempio salire le scale senza l’aiuto di nessuno.

          L’invalidità può spesso provocare frustrazione e angoscia anche quotidianamente, quando si è costretti a dover affrontare da soli le barriere architettoniche in città e dentro casa. Prova ad immaginare di poterti muovere solo con la sedia a rotelle, ma qualcuno ha parcheggiato dove c’è la discesa del marciapiede; oppure di dover salire al piano superiore che è accessibile solo attraverso le  scale. 

          Diventare sensibili a queste tematiche è oggi di fondamentale importanza per agevolare sempre di più le persone con difficoltà. L’obiettivo della comunità deve infatti essere orientata al benessere di ogni singolo cittadino, fisico e psicologico. Perché se le limitazioni fisiche sono evidenti, le limitazioni invece poste dalla società e dall’ignoranza, con pregiudizi e stereotipi, possono essere più nascoste e subdole.

          Bisogna inoltre ricordare che la condizione di invalidità coinvolge non solo la persona che ne è colpita, ma anche chi le sta attorno e se ne prende cura.

          Il peso dell’invalidità: tutte le agevolazioni

          tutte le agevolazioni con l'invalidità all'80%Come sappiamo è il medico legale di competenza che stabilisce una percentuale dello stato invalidante: tuttavia, in termini generali, dal 33% di invalidità si possono richiedere aiuti e agevolazioni anche di tipo economico.

          Per quanto concerne invece l’invalidità al 80%, essa viene considerata come una forma di invalidità parziale. In questa situazione, si ha diritto a un assegno mensile di assistenza il cui importo, nel corso del 2023, è stato fissato a 313,91 euro. È importante notare che per beneficiare di questo supporto finanziario, è necessario mantenere un reddito annuo inferiore a 5.391,88 euro.

          Nel caso in cui si svolga un’attività lavorativa, l’importo dell’assegno subisce una riduzione proporzionale al reddito percepito. Inoltre, per accedere a questo beneficio, è richiesto di aver versato i contributi per almeno cinque anni, di cui almeno tre negli ultimi cinque. La validità di tale assegno è inizialmente di tre anni e deve essere rinnovata mediante una nuova richiesta. Dopo tre rinnovi consecutivi, l’assegno diventa definitivo.

          Un altro beneficio, è quello del congedo per cure. Ogni anno, spettano al lavoratore con invalidità superiore al 50%, trenta giorni di permesso in più per visite e cure.

          Inoltre chi possiede l’80% è totalmente esente dal pagamento del ticket sanitario per tutte quelle prestazioni che riguardano la patologia (e se è colpita la deambulazione o la vista, spetta anche il contrassegno per parcheggiare nei posti invalidi).

          Infine, anche gli ausili, i presidi medici e le protesi possono essere richiesti in via gratuita (purtroppo in comodato uso), e si possono ottenere agevolazioni per le graduatorie delle case popolari per disabili.

          Liste di collocamento: priorità con invalidità dell’80%

          Con una percentuale dell’80% di invalidità si può richiedere di essere iscritti alle liste di collocamento, questo significa priorità nelle assunzioni sia del settore pubblico che di quello privato e di avere dei benefici economici.

          Infatti i datori di lavoro che hanno più di quindici dipendenti, hanno per legge l’obbligo di assumere un lavoratore disabile se i dipendenti sono tra quindici e trentacinque, almeno due se hanno tra i trentasei e i cinquanta dipendenti, e il 7% se sono presenti più di cinquanta dipendenti.

          Se oltre alla percentuale è presente una situazione di handicap e si è titolari della legge 104, verranno conferite delle agevolazioni fiscali ad esempio per acquistare un’automobile o apparecchiature tecnologiche come i computer, nonché ulteriori permessi lavorativi retribuiti.

          L’invalidità 80%: pensionamento anticipato

          In ambito lavorativo, si avrà diritto alla pensione anticipata se si hanno venti anni di contributi. La donna deve avere almeno cinquantasei anni di età, mentre l’uomo sessantuno. Se il lavoratore è anche non vedente, l’età di pensionamento si riduce ulteriormente: cinquantasei per l’uomo e cinquantuno per la donna.

          La pensione anticipata prevede come requisito fondamentale quello di essere dipendenti del settore privato iscritti all’AGO, cioè l’Assicurazione Generale Obbligatoria dell’INPS.

          Se si hanno trenta anni di contributi, può essere richiesta l’Ape sociale: una donna con uno o più figli, può richiederla anche con ventotto anni di contributi. Chi ottiene l’Ape sociale, potrà ricevere un assegno mensile pari al valore della pensione maturata, ma non sarà in ogni caso un assegno superiore a 1.500 euro.

          Inoltre dal 2002 in poi (in alcuni casi anche negli anni precedenti), si ha diritto alla maggiorazione contributiva: per ogni anno lavorato in regime di dipendenza sia nel pubblico che nel privato, vengono accreditati due mesi di contributi figurativi in più, fino a un massimo di cinque anni.

          Il montascale: una soluzione per la propria indipendenza

          Tra i diversi ausili che permettono di recuperare il proprio benessere fisico e psicologico c’è il montascale. Il montascale è uno impianto elettrico (attenzione a non confonderlo con quello a cingoli dell’Asl che prevede che ci sia una seconda persona per usarlo.) e permette di salire le scale in modo autonomo e in totale sicurezza

          Esistono modelli con poltroncina e modelli con piattaforma per usarlo con la sedie a rotelle, e possono essere installati su qualsiasi tipologia di scala, interna ed esterna, curva o dritta.

          Anche per il montascale sono previste delle agevolazioni fiscali (fino al 75%) e, come nel caso di Ceteco, dei finanziamenti agevolati per la quota rimanente.

          La disabilità non è più un limite

          Come abbiamo visto, la diversa abilità non deve più essere un limite al giorno d’oggi. L’integrazione deve fare parte della quotidianità, e deve permettere alle persone, affette da una condizione invalidante, di affrontare la giornata nel migliore dei modi e senza nessun intralcio, promuovendo l’autonomia residua senza esclusione e senza emarginazione.

          Promuovere l’autosufficienza e l’ottimismo nella persona disabile è di fondamentale importanza, così come porsi obiettivi raggiungibili. La comunità e la famiglia hanno il compito di promuovere la resilienza, il supporto e in particolare la società deve continuare a promuovere politiche orientate al benessere e alla salute.

          Le barriere più difficili da abbattere infatti, sono quelle mentali.

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