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Montascale per Anziani e Disabili

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          6 Apr, 2023 | In evidenza, Salute

          Osteoporosi: cos’è e come il cibo che mangiamo a tavola ci può aiutare

          Abbiamo deciso di dedicare quest’articolo a una patologia piuttosto diffusa: l’osteoporosi.

          Cercheremo di fornire risposte puntuali alle più comuni domande che tanti di noi si pongono in merito a questa condizione e vi illustreremo come una dieta sana ed equilibrata sia essenziale per rimanere in forma e in salute, oltre a rallentare la sintomatologia che affligge chi è affetto da osteoporosi.

          Che cos’è l’osteoporosi

          Come già saprete, l’osteoporosi è una malattia caratterizzata dalla riduzione della resistenza delle nostre ossa; questo significa che chi ne è affetto corre un rischio piuttosto alto di subire fratture ossee, come quella del femore, dei polsi e delle vertebre.

          Le persone affette da osteoporosi sono tantissime e, fra queste, la percentuale maggiore è occupata da pazienti anziani, soprattutto di sesso femminile.

          Se analizziamo il progressivo invecchiamento della popolazione non possiamo non accorgerci che il futuro è caratterizzato da un quadro ancor più negativo rispetto a quello attuale, considerando che questa malattia colpisce in misura maggiore le persone anziane.

          Cosa comporta l’osteoporosi

          Avere l’osteoporosi significa avere le ossa più deboli, più fragili e di conseguenza un generale indebolimento dell’intera struttura scheletrica che ha il compito di sostenere il nostro corpo.

          La degenerazione ossea che predispone a un rischio elevato di subire fratture e, in casi estremi, determinare disabilità permanente, non comporta necessariamente un ritiro dalla vita quotidiana, ma ci deve indurre semplicemente ad adottare soluzioni che non ci mettano in pericolo.

          Quindi, considerando che sia nelle persone in età avanzata, sia in coloro che soffrono di osteoporosi, la frattura più comune è quella del femore, la soluzione migliore è quella di attrezzare con ausili specifici gli ambienti in cui viviamo in modo tale da agevolare qualsiasi azione quotidiana.

          Ad esempio, l’installazione di un impianto montascale può aiutarci a non sforzare gli arti inferiori, ad evitare cadute e ad essere più indipendenti.

          Non è un mistero che il recupero della deambulazione in età avanzata sia lento e faticoso, oltre a comportare periodi di lunga riabilitazione che mettono a dura prova non solo il nostro stato fisico, ma anche quello psicologico ed è proprio per questi motivi che occorre provvedere tempestivamente alla predisposizione dell’appartamento con appositi impianti che ci consentano di vivere la nostra vita serenamente.Persona anziana dal medico per curare i problemi di osteoporosi

          I sintomi dell’osteoporosi

          L’osteoporosi è silente, per questo dobbiamo state attenti a ciò che ogni giorno mangiano.

          I medici raccomandano di seguire una dieta bilanciata, che possa garantire al nostro corpo e alle nostre ossa in particolare, l’apporto di elementi in grado di nutrire e procrastinare l’invecchiamento cellulare.

          La diagnosi precoce della malattia non è semplice, poiché non si manifesta con campanelli d’allarme che ci possano portare a pensare di essere affetti da osteoporosi.

          Molto spesso, i medici che ci hanno in cura stabiliscono che si tratta di osteoporosi solamente quando subiamo una frattura o il collasso delle vertebre.

          Il collasso delle vertebre si manifesta attraverso dolori alla schiena, deformazioni della colonna vertebrale e riduzione dell’altezza, ma nonostante ciò molti di noi tendono a non dare troppa importanza a questi sintomi, che attribuiscono al normale invecchiamento.

          La prevenzione rimane sempre l’unica strada da perseguire, anche quando ci sentiamo in piena forma.

           

          Come si cura l’osteoporosi

          In tanti si domandano come si cura l’osteoporosi, purtroppo però, per questa malattia degenerativa non vi è alcuna cura.

          L’unica azione che può essere intrapresa è quella legata alla prevenzione, attraverso la quale se ne può ritardare lo sviluppo, così da evitare maggiori danni.

          Al momento della diagnosi, che solo un medico può fare, il sanitario propone al paziente un piano terapeutico, al quale dovrà essere associata una dieta ricca di calcio e dell’attività fisica mirata al rafforzamento dei muscoli.

           

          L’osteoporosi e l’invecchiamento fisiologico del corpo umano

          L’osteoporosi non è propriamente una condizione legata all’invecchiamento, ma più precisamente una malattia che comporta, in chi ne è affetto, un’elevata probabilità di subire fratture spontanee a seguito di traumi, anche banali, come ad esempio il sollevamento di un piccolo peso.

          Il processo che viene innescato non può essere arrestato, ma è possibile rallentarne l’evoluzione, e il relativo rischio di fratture, attraverso una dieta equilibrata, di cui vi parleremo fra poco, e uno stile di vita non troppo frenetico.

          L’importanza dell’alimentazione per contrastare l’osteoporosi

          Siamo quello che mangiamo e oggi più che mai ne siamo sempre più consapevoli.

          Sappiamo che l’osteoporosi è una condizione patologica che determina la riduzione della densità della componente minerale delle ossa che, a sua volta, conduce ad un maggior rischio di subire fratture.

          Pertanto, consci di ciò, non dobbiamo fare altro che integrare la nostra dieta con gli elementi di cui le nostre ossa sono carenti, primo fra tutti il calcio.

           

          Il calcio

          Il calcio è un micronutriente davvero importante per mantenere le ossa forti e in salute, utile a contrastare anche la comparsa dell’osteoporosi.

          Possiamo assumere questo minerale non solo attraverso il latte, il formaggio e lo yogurt, ma anche tramite piatti a base di gamberi, polpi e pesce.

          Ma non è tutto. Fra gli alimenti contenenti il calcio vi sono persino anche tante verdure come la rucola, i broccoli, i carciofi, il cavolo riccio, i cardi e gli spinaci.

          Senza trascurare la frutta secca, anch’essa ricca fonte di questo pregiato minerale, con i pistacchi, le nocciole, le noci, le mandorle e le arachidi.

          Per gli amanti delle arance, per fornire il giusto apporto di calcio all’organismo è consigliata una spremuta d’arancia, fonte di vitamina C e di beta carotene.

          Infine, meritano di essere menzionati anche i legumi, come le lenticchie, i ceci, i fagioli, neri, borlotti e persino i cannellini.

           

          Poche regole per assimilare tanto calcio

           

          La regola principale per assorbire la giusta quantità di calcio di cui il nostro fisico ha bisogno è quella relativa al corretto abbinamento delle pietanze.

          La massima assimilazione del calcio da parte delle ossa avviene attraverso gli alimenti che ingeriamo, ma questi, se assunti in modo errato non esercitano la loro funzione.

          Quindi, per far sì che il nostro organismo riceva la giusta quantità di calcio bisogna bere ogni giorno almeno 200 millilitri di latte parzialmente scremato o, in alternativa, possiamo mangiare un vasetto di yogurt bianco o alla frutta oppure un frullato di frutta e latte.

          Anche l’acqua è importante, e bisogna berne più o meno un litro e mezzo al giorno (è il medico a stabilire quanta acqua bere), scegliendo preferibilmente una tipologia ricca di calcio.

          Nell’arco della settimana è bene consumare almeno 100 grammi di formaggio fresco (mozzarella), oppure se si preferisce quello stagionato, sono sufficienti anche 60 grammi (parmigiano).

          Come dicevamo all’inizio, per far sì che l’assunzione del calcio ingerito con determinati alimenti vada a buon fine, è importante abbinare correttamente le diverse pietanze: ad esempio non devono essere assunti alimenti ricchi di calcio se si consumano sostanze come il caffè o il the, poiché questi ultimi ne inibiscono l’assorbimento.

          Anche consumare formaggi insieme a spinaci può risultare uno spreco di calcio, poiché la quantità presente nei latticini verrebbe espulsa attraverso le urine, a causa dell’effetto diuretico provocato da queste verdure.

          Per fare una buona scorta di calcio occorre limitare anche l’uso di sale e di cibi ad alto contenuto di sodio, quindi dadi da brodo, alimenti in salamoia, evitare il consumo eccessivo di proteine e limitare l’uso di sostanze alcoliche.

           

          L’attività fisica

          Seguire un’alimentazione corretta non è l’unico fattore che incide sulla salute delle ossa.

          Praticare attività sportiva, anche leggera, è importante per il benessere psicofisico.

          L’attività fisica, infatti, aiuta a mantenere in forma l’apparato muscolare che ha il compito fondamentale di sostenere il nostro corpo, alleggerendo in tal modo il peso che graverebbe unicamente sulla struttura scheletrica e, quindi, sulle ossa.

          In tal modo, le ossa subirebbero una compressione meno forte, riducendo il rischio di eventuali fratture.

          Attenzione: il contenuto qui presentato è solo per informazione generale. Non costituisce una raccomandazione e non garantisce l’attualità e la correttezza delle informazioni. Il testo non sostituisce in alcun modo la consulenza professionale di un medico o di un farmacista. 

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