Scopri tutto quello che c’è da sapere sul parcheggio per disabili, sul contrassegno e come richiederlo.
- Che cos’è il contrassegno disabili?
- Contrassegno disabili: requisiti e come ottenerlo
- Vuoi il mio posto? Prendi il mio handicap!
- Dove è possibile parcheggiare e transitare con il contrassegno?
- Dove non si può transitare o sostare con il contrassegno
La garanzia di accessibilità, il diritto all’assistenza e l’abbattimento delle barriere architettoniche passano anche attraverso la possibilità, per le persone con disabilità, di poter circolare per strada con un proprio mezzo (da soli o insieme a degli accompagnatori) e di usufruire di agevolazioni anche per quanto riguarda il parcheggio e la circolazione.
Che cos’è il contrassegno disabili?
Lo Stato riconosce alle persone con disabilità il diritto di avere a disposizione degli spazi di parcheggio riservati e accedere alle zone a traffico limitato presenti nelle città (ZTL), per favorirne l’integrazione lavorativa e sociale e rendere più agevole per loro spostarsi da un luogo all’altro con il proprio mezzo.
Dunque tra le agevolazioni che hanno a disposizione gli invalidi c’è il contrassegno per disabili.
Il contrassegno per disabili è lo strumento che consente alle persone con disabilità di servirsi di questa importante agevolazione. Si tratta di un tagliando con disegnato sopra il simbolo dei disabili, sul quale vengono indicati il nome e il cognome del cittadino a cui è stata concessa l’autorizzazione ad usufruire dei parcheggi per disabili, il numero della stessa e quale ente l’ha rilasciata. Sul tagliando non viene indicata la targa del veicolo perché si tratta di un documento nominativo, che la persona con disabilità può impiegare su più mezzi.
Fino a pochi anni fa, il tesserino che dava diritto ad usufruire dei parcheggi per disabili era di colore arancione; oggi, invece, è di colore azzurro, per richiamare il fatto che sia valido anche a livello europeo.
Contrassegno disabili: requisiti e come ottenerlo
Il contrassegno disabili è un documento che non viene rilasciato indiscriminatamente a tutte le persone con disabilità, ma solo a coloro che hanno una capacità di deambulazione limitata.
Riferimenti legislativi
La legge a cui fare riferimento per capire come ottenerlo e chi ne ha diritto è il Codice della Strada. I principali articoli a cui fare riferimento per ottenere delle risposte certe sono due:
- l’art.188 “Circolazione e sosta dei veicoli al servizio di persone invalide” ;
- l’art.381. Regolamento di attuazione “Strutture, contrassegno e segnaletica per la mobilità di persone invalide”.
Secondo quanto recita il comma 1 dell’articolo 381, gli enti sono obbligati ad allestire e mantenere funzionali e accessibili le strutture che servono a favorire la mobilità delle persone con invalidità.
Al comma 2, invece, viene indicato che le persone con capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta hanno diritto di ottenere il contrassegno per disabili, viene rilasciato dal comune di appartenenza. Dopo l’accertamento delle condizioni sanitarie della persona che ne fa richiesta tramite la certificazione medica dell’Azienda Sanitaria Locale, l’ente rilascia il “contrassegno di parcheggio per disabili”. In caso di infortunio temporaneo, l’autorizzazione può essere rilasciata a tempo determinato.
Dal 15 settembre 2012 il contrassegno disabili non è più di colore arancione ma blu, ed è conforme alla normativa europea sui disabili. Esso è valido sia sul territorio nazionale che in tutti gli Stati dell’Unione Europea.
Chi ha diritto al contrassegno disabili
Non tutte le persone portatrici di handicap hanno diritto a ottenere il contrassegno per disabili rilasciato dal comune.
Ad averne diritto sono:
- persone che hanno capacità di deambulazione impedita;
- persone che hanno capacità di deambulazione sensibilmente ridotta;
- individui affetti da cecità.
Non hanno diritto ad avere il contrassegno:
- persone che hanno deficit agli arti superiori;
- individui affetti da patologie che non interessano la capacità di deambulazione;
- persone ipovedenti.
Come ottenere il contrassegno
Al fine di ottenere il contrassegno, le persone con disabilità devono per prima cosa presentare la propria documentazione medica all’Ufficio medico – legale dell’Azienda Sanitaria Locale di appartenenza e sottoporsi ad una visita presentandosi personalmente presso tale ufficio.
Senza questa visita, infatti, l’ASL non rilascerà la certificazione necessaria a presentare domanda al comune di residenza. Chi deve sottoporsi a questo accertamento non può richiedere che venga eseguito presso il suo domicilio, perché deve dimostrare di avere una certa capacità di deambulare (anche se in minima parte).
In caso l’accertamento abbia esito positivo, dopo aver presentato la domanda al proprio comune, corredata da tutti i documenti richiesti, la persona con disabilità otterrà il CUDE, che avrà una validità di 5 anni (in questo caso viene definito permanente) e potrà essere rinnovato di volta in volta presentando un certificato del proprio medico di famiglia che attesti il persistere delle condizioni di grave disabilità.
Nel caso in cui l’accertamento abbia un esito negativo, entro 30 giorni dal ricevimento del parere contrario, la persona esaminata può presentare istanza di riesame. La situazione verrà nuovamente valutata da una Commissione medica, che esprimerà un parere definitivo. In alternativa, il richiedente può presentare una nuova istanza.
Chi fa richiesta del contrassegno per disabili deve sapere che, in caso sia in possesso di una patente di guida in corso di validità, l’esito della valutazione della commissione medica dell’ASL potrebbe modificare il parere sulla sussistenza della sua capacità di guida.
Vuoi il mio posto? Prendi il mio handicap
Accade incredibilmente spesso che chi ha diritto ad accedere alle aree di parcheggio per disabili non sia in grado di usufruirne perché esse sono già occupate da persone che non ne hanno il titolo. Chi parcheggia l’auto nelle aree di sosta per disabili senza essere munito dell’apposito contrassegno, secondo l’articolo 158 del Codice della Strada deve pagare una sanzione pari a €87 e rischia la rimozione del veicolo.
Il rischio di dover pagare una sanzione e di vedersi portar via il proprio mezzo di trasporto, però, per molti di coloro che utilizzano i parcheggi per disabili senza averne diritto non è un deterrente sufficiente.
Le barriere con cui devono confrontarsi le persone disabili, spesso, non sono solo fisiche, ma anche mentali. Per sensibilizzare le persone su questo problema di inciviltà e mancanza di rispetto verso il prossimo, e garantire l’accessibilità dei parcheggi per disabili a coloro che hanno diritto di usufruirne, i sindaci di molte città d’Italia hanno deciso di unirsi e lanciare la campagna “vuoi il mio posto? Prendi il mio handicap” che consiste nell’affiggere dei cartelli che riportano questa scritta sotto quelli che indicano il parcheggio per disabili.
Dove è possibile transitare e parcheggiare con il contrassegno?
Anche chi è in possesso del contrassegno per disabili deve rispettare alcune regole, per il suo corretto utilizzo. Sicuramente, chi lo possiede ha diritto a parcheggiare nelle aree di parcheggio delimitate dalle strisce gialle, purché il pass sia correttamente esposto e la persona a cui è stato rilasciato sia presente all’interno dell’auto. Se in passato, infatti, sul documento veniva indicata la targa della vettura perché esso era legato ad un veicolo specifico, adesso il contrassegno è diventato personale, e può essere utilizzato su più veicoli, purché il suo possessore si trovi a bordo.
In caso le aree di sosta con le strisce gialle siano occupate, è possibile parcheggiare gratuitamente nelle aree a pagamento delimitate dalle strisce blu. Se è presente l’obbligo di utilizzare il disco orario, tale obbligo non si estende al veicolo impiegato dalla persona con disabilità.
In aeroporto, un disabile può parcheggiare nelle apposite aree di sosta delimitate dalle strisce gialle, comprese quelle a lunga sosta riservate ai disabili (prima di partire per un viaggio, comunque, è bene consultare il sito dell’aeroporto da cui si parte).
Chi è in possesso del contrassegno per disabili può anche sostare nelle zone dove è in vigore il divieto di sosta, purché il veicolo non sia d’intralcio o non costituisca un pericolo per le altre vetture e per i pedoni.
Chi ha un contrassegno per disabili può anche circolare nelle Ztl, nelle aree pedonali urbane e nelle corsie preferenziali riservate a mezzi di trasporto pubblico e taxi. I disabili possono circolare con la propria auto anche quando sono in vigore limitazioni del traffico straordinarie, come le giornate in cui si circola a targhe alterne.
Dove non si può transitare o sostare con il contrassegno
Anche se si è in possesso del contrassegno per disabili, non si può transitare e sostare ovunque, indiscriminatamente.
Ecco quali sono i casi in cui il contrassegno non dà diritto alla sosta:
- divieto di sosta con rimozione forzata del veicolo;
- in corrispondenza di passi carrabili, strisce pedonali, strettoie, gallerie, dossi e comunque in tutte quelle situazioni in cui il veicolo sia d’intralcio alla viabilità o crei pericolo;
- in seconda fila;
- in prossimità di un incrocio;
- nelle aree di parcheggio riservate agli operatori di pubblica sicurezza e in quelle per il carico e lo scarico delle merci;
- negli spazi di parcheggio privati;
- nelle ZTL e nelle aree pedonali urbane, se non esiste almeno una deroga per una determinata categoria di veicoli di pubblica utilità.
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