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          8 Ott, 2019 | Terza età

          In Italia il numero di iscritti all’università per anziani aumenta ogni anno e questo comporta grandi benefici per la salute di una fascia di popolazione sempre più importante per il nostro paese.

          università per gli anziani

          Cosa vuol dire tornare a studiare per gli anziani e perché lo fanno?

          La scelta di rimettersi in gioco a 60 anni è sempre più frequente nella società odierna: a questa età una persona è ancora piena di vita e riesce a trovare più facilmente il tempo per dedicarsi alle proprie passioni. Una delle scelte più comuni per chi si avvicina alla terza età oggi è tornare sui libri di scuola, per raggiungere un traguardo professionale, o per realizzare il sogno di studiare e ottenere un titolo.

          Molti adulti si iscrivono ai corsi serali per conseguire il diploma, per dare una svolta alla carriera o cambiare lavoro, ma ciò che sorprende negli ultimi anni è il numero di persone anziane che si interessano allo studio, sia per ottenere il titolo di maturità, sia per iscriversi a un corso di formazione superiore.

          Per gli anziani tornare sui banchi di scuola è un modo per restare al passo con i tempi e realizzare un nuovo progetto di vita. Questo richiede un certo coraggio, perché la mente non è più quella di un giovane, ma grazie alla straordinaria voglia di imparare e all’impegno che mettono negli studi, gli anziani riescono ad affrontare le lezioni e gli esami al fianco degli studenti più giovani.

          Le scuole serali, così come le università, spesso prevedono classi miste, in cui le persone anziane studiano insieme ai ragazzi e possono accedere alle stesse possibilità, come le attività extrascolastiche o un particolare programma di studio, per esempio l’Erasmus. Questo percorso non è certo privo di difficoltà, ma permette a molti di seguire e realizzare un sogno.

          I motivi che spingono gli anziani a iscriversi a scuola o in università sono diversi: alcuni lo fanno per sentirsi più vicini ai figli e ai nipoti, altri per soddisfazione personale e altri ancora per lavorare al meglio delle loro possibilità. Grazie ai corsi, infatti, una persona anziana può imparare a usare le nuove tecnologie e tenersi al passo con la realtà che cambia continuamente.

          Capire come funziona il mondo di oggi permette di continuare a sentirsi parte della società, con un risvolto molto positivo sull’autostima e sulle relazioni. Infatti anche chi svolge un’attività lavorativa torna a studiare dopo i 50 e i 60 anni, per migliorare le proprie conoscenze e accrescere le proprie abilità. Alcuni anziani che non hanno mai smesso di lavorare decidono talvolta di cambiare il loro approccio al lavoro, adottando soluzioni migliori: così, per esempio, un’attività manuale, che può sembrare antica agli occhi dei più giovani, torna a essere utile nella società tecnologica.

          La maggior parte delle persone che si iscrivono all’università per anziani, però, lo fa per restare attiva in un periodo della vita che offre molto tempo libero. Quando si supera una certa età e si entra in una fase meno attiva è normale diminuire il proprio ritmo di vita, ma tornare a studiare permette di non perdere il contatto con la realtà e continuare ad allenare la mente.

          Affrontare una nuova sfida motiva le persone anziane a vivere al meglio il proprio tempo: entrare in università è importante per avere un preciso obiettivo e mantenere vivo l’impegno per arrivare al termine degli studi.

          I benefici dello studio per gli anziani

          L’università per gli anziani è un nuovo progetto di vita, che restituisce alla terza età un certo vigore. Lo studio ha degli effetti sorprendenti sulla salute degli anziani:

          1. Studiare significa accrescere il proprio sapere e continuare a porsi delle domande, stimolando la curiosità intellettuale: questo mantiene attiva la mente, impedendo e rallentando il declino delle capacità cognitive, quindi scongiurando eventuali malattie del sistema nervoso.
          2. Imparare e studiare nuove discipline è un esercizio che contrasta l’invecchiamento del cervello e le malattie che lo possono colpire in età avanza ed è inoltre efficace nell’allenare la memoria.
          3. Accrescere la propria cultura è un modo per relazionarsi in maniera positiva con gli altri: aprire la mente a nuove conoscenze permette di migliorare l’attitudine verso ciò che è diverso e inaspettato e per questo aiuta la comprensione dell’altro
          4. Studiare significa pensare con strumenti sempre nuovi e capire meglio degli aspetti della vita che una persona può ignorare a lungo: un anziano che consegue una laurea o un diploma spesso è deciso a farlo fruttare e in questo modo libera la sua creatività, sentendo meno il peso degli anni.
          5. Entrare in una classe di anziani o in una scuola mista con giovani e adulti richiede uno sforzo di comprensione e adattamento che permette un accrescimento non solo culturale ma anche etico.
          6. Seguire un sogno, come quello, di ottenere un diploma o una laurea, significa guardare al futuro in modo ottimista e questo può fare la differenza per la qualità della vita in età avanzata.

          Come funzionano le Università della Terza Età?

          Le Università della Terza Età sono istituzioni che offrono corsi di studio di vario genere, dalle discipline pratiche a quelle studiate nelle altre scuole di formazione superiore, con durate variabili. Per entrare in questo tipo di scuola e conseguire un titolo non è necessario aver studiato: anche chi ha interrotto gli studi quando era giovane può frequentare le lezioni e ricevere un attestato alla fine del corso.

          L’Università della Terza Età, infatti, non prevede un esame finale, ma unicamente la frequenza delle lezioni, che possono essere a numero aperto o chiuso. Ogni università è organizzata in modo diverso, ma in molti casi non c’è un limite di età, anche la media è di circa 60 anni. L’iscrizione a queste università ha un costo molto ridotto perché il personale presta la proprio opera a titolo gratuito, come servizio per la società. Ogni corso, poi, prevede una quota aggiuntiva, anche se esistono dei casi di esenzione, che variano per ogni istituto.

          Anche se iscriversi e frequentare questa università per anziani può sembrare facile perché non richiede particolari requisiti, i corsi sono sono tenuti da professionisti e docenti qualificati e il titolo finale ha valore legale.

          Grazie alle associazioni che promuovono i corsi delle Università della Terza Età, oggi per gli anziani è possibile tornare a studiare senza sentire la pressione degli esami e senza dover esibire un titolo. Così anche una persona molto avanti negli anni può scoprire nuove passioni e accrescere una cultura che prima non ha potuto coltivare.

          Ogni studente può creare liberamente il proprio piano di studi, frequentando dei corsi generali di discipline umanistiche e scientifiche e delle lezioni specializzate in un ambito particolare. Queste scuole costituiscono anche un’occasione per passare del tempo insieme a persone che hanno stili di vita simil e per conoscere persone nuove al di fuori della propria famiglia e cerchia di amici.

          Quali sono le discipline preferite dagli anziani?

          La scuola e l’università per gli anziani sono uno stimolo e una sfida che hanno un successo sempre maggiore e le materie preferite nella terza età danno un’idea del modo di vedere la realtà e della voglia di imparare che le persone hanno ancora in questo momento della vita.

          I corsi manuali e artistici sono tra i preferiti dagli studenti anziani e soprattutto dalle donne, soprattutto la creazione di gioielli, la lavorazione della creta e la pittura. Alle persone piace poter utilizzare la propria creatività, sia svolgendo delle attività che conoscevano già con una tecnica migliore e più accurata, sia sperimentando pratiche e materiali diversi.

          Un altro gruppo di discipline molto amate sono l’archeologia, la storia e la storia dell’arte: gli anziani si dimostrano molto interessati a conoscere il passato e a studiare le tracce lasciate dalle antiche civiltà.

          Accanto al passato, però, gli anziani si pongono anche l’obiettivo di capire il presente e il futuro, studiando materie come l’informatica e le nuove tecnologie: questo permette di avvicinarsi alla famiglia, soprattutto ai nipoti, e di poter sfruttare i vantaggi dei dispositivi elettronici.

          Un altro ambito molto apprezzato è quello delle lingue: molte persone anziane sono nate in una realtà diversa, in cui la conoscenza delle lingue non era così importante, mentre oggi sono circondate da persone che vengono da ogni parte del mondo e questo stimola la loro curiosità.

          Anche la musica è molto apprezzata dagli anziani: per alcuni ricominciare lo studio di uno strumento che si era abbandonato molto tempo prima è un modo per recuperare un momento della propria vita che si percepiva come perduto. Per altri, invece, imparare a leggere la musica è una nuova emozionante sfida, che stimola la mente, ma anche il senso del ritmo e l’udito.

          La danza è un’altra disciplina amata dagli anziani e benefica non solo per tenere allenata la mente, ma per rinvigorire il corpo e scongiurare la perdita del controllo motorio e le malattie del sistema nervoso.

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