L’Alzheimer, tra le malattie neurodegenerative invalidanti, è sicuramente quella che spaventa di più gli anziani e da molti anni, attraverso ricerche approfondite e sempre più articolate, gli scienziati cercano soluzioni efficaci, sicure e definitive.
Per prevenire o ritardare l’Alzheimer, secondo gli esperti, è importantissimo dedicarsi a una serie di attività con impegno e costanza (come svolgere esercizio fisico in casa, leggere un buon libro e dormire per il tempo necessario). Inoltre, come di recente ha sottolineato la Fondazione Umberto Veronesi è fondamentale mangiare in modo salutare. Una dieta a base di verdure, frutta secca e pesce, infatti, può fare la differenza.
- Alzheimer: definizione, sintomi, effetti
- Alzheimer e dieta, cosa mangiare per stare bene
- L’importanza dei uno stile di vita sano
Alzheimer: definizione, sintomi, effetti
In Italia sempre più persone, perché ne hanno sentito parlare o perché vogliono approfondire l’argomento in modo esaustivo, si chiedono che cos’è Alzheimer: una malattia che può comportare diversi sintomi, dalla perdita di memoria fino all’incapacità di compiere correttamente alcuni movimenti.
Secondo la definizione da Wikipedia si legge che l’Alzheimer è una forma di demenza degenerativa che colpisce in particolar modo gli anziani e che spesso viene identificata con diverse nomi; alcuni più scientifici, altri più comuni. Per esempio: malattia di Alzheimer (o malattia di Alzheimer-Perusini), morbo di Alzheimer, demenza presenile di tipo Alzheimer o ancora demenza degenerativa primaria di tipo Alzheimer.
Come spiega il portale online EpiCentro, il Coordinamento scientifico a cura del Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute dell’ISS (Istituto Superiore della Sanità):
La demenza di Alzheimer oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si stimano circa 500mila ammalati. È la forma più comune di demenza senile, uno stato provocato da una alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane. La malattia colpisce la memoria e le funzioni cognitive, si ripercuote sulla capacità di parlare e di pensare ma può causare anche altri problemi fra cui stati di confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale.
Secondo alcune stime la malattia di Alzheimer colpisce circa 1,2 milioni di persone (46,8 milioni nel mondo) e al momento non è guaribile, anche se esistono farmaci che possono migliorare o rallentare alcuni sintomi a livello cognitivo, funzionale e comportamentale.
Alzheimer e dieta, cosa mangiare per stare bene
Recentemente la Fondazione Umberto Veronesi ha analizzato i risultati di una ricerca della Columbia University, a New York. Secondo quanto emerso è possibile prevenire il morbo di Alzheimer “mangiando pesce e frutta secca oleaginosa come le nocciole, le mandorle o le noci e anche carne di pollo”.
Si tratta di alimenti che contengono acidi grassi polinsaturi omega-3 e che possono ridurre i tassi sanguigni della cosiddetta “proteina beta-amiloide”, la proteina associata ai problemi di memoria e alla malattia di Alzheimer.
In particolare, è stato riscontrato un dato: più si consuma omega-3 più sono bassi i tassi di proteina beta-amiloide nel sangue. Lo studio ha quindi indicato, con le dovute cautele, una specie di menu, dal momento che gli omega-3 consumati dal campione di riferimento (1.219 persone con più di 65 anni di età, senza turbe cognitive) provenivano quasi interamente da:
- insalata
- pesce
- frutta
- carne di pollo
- margarina
Lo studio, inoltre, ha confermato quello che molti di noi già immaginavano: la dieta mediterranea è utile per prevenire “le turbe cognitive leggere” che spesso precorrono l’Alzheimer.
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Per gli anziani è importante uno stile di vita sano
In base agli studi scientifici, alcune abitudini, oltre all’alimentazione sana e regolare, possano migliorare la qualità della vita degli anziani a prevenire o ritardare la comparsa dei sintomi dell’Alzheimer.
Per esempio: svolgere attività fisica in modo regolare, (anche in casa), mantenere la mente allenata (magari con un buon libro), curare i rapporti sociali (e quindi vedersi, quando possibile, con amici e parenti), non fumare o smettere di farlo e poi avere la massima attenzione per la salute cardiovascolare.
Cercare di avere una vita attiva, insomma, è molto importante per prevenire o ritardare la malattia. In questo senso può essere d’aiuto vivere in spazi confortevoli e non precludersi nessun comfort all’interno della propria abitazione: installare montascale a poltroncina, montascale a piattaforma e miniascensori all’interno della propria abitazione può aiutare gli anziani a vivere meglio il periodo della terza età, evitare incidenti pericolosi e trovare un equilibrio per trascorrere in sicurezza e serenità le proprie giornate.
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