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Montascale per Anziani e Disabili

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          8 Feb, 2023 | Salute, Terza età

          Fisioterapia e Osteopatia: due termini differenti che spesso vengono utilizzati in modo improprio. Infatti si è diffusa, in modo erroneo, la credenza che queste due terapie siano identiche, e che quindi seguire una piuttosto che l’altra sia indifferente.

          Un volta raggiunta quella che definiamo terza età, si è più soggetti ad affrontare problematiche o patologie fisiche, che di fatto possono limitare (e in modo anche importante) le normali attività quotidiane; questo può aver ricadute anche sull’aspetto psicologico del paziente anziano il quale, non sentendosi completamente padrone del proprio corpo, si lascia andare. 

          Oggi, però, la tecnologia ha fatto passi da gigante e, grazie all’utilizzo di nuovi impianti oggi in commercio, come il montascale, è possibile vivere in modo attivo e autonomo

          Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire se per un paziente che ha più di 70 anni è meglio sottoporsi a sedute di fisioterapia oppure di osteopatia. Prima, però, è doveroso capire in cosa si distinguono fisioterapia e osteopatia

          Fisioterapia: cos’è e a cosa serve

          persona anziana e istruttore. Nell'articolo si parla della Fisioterapia e Osteopatia: qual è più indicato dopo i 70 anniLa fisioterapia è un ramo della medicina e ha una duplice funzione: da un lato quella preventiva, dall’altro lato invece curativa; in particolare, questa terapia si propone di curare tutte quelle patologie che coinvolgono l’apparato muscolo-scheletrico, ma anche viscerale e neurologico. 

          Colui che opera in questo campo è il fisioterapista. Si tratta di una figura che spesso collabora con altri operatori sanitari, soprattutto se il paziente presenta specifiche problematiche – che possono essere di carattere congenito o acquisito.

          La fisioterapia ha un approccio perlopiù “manipolativo”, ossia l’operatore attraverso specifiche terapie e manipolazioni fa sì che il paziente riesca a recuperare completamente la funzionalità dell’arto compromesso, sollecitando sia le articolazioni che i muscoli. 

          Grazie alla fisioterapia, chi presenta determinati disturbi ha molte possibilità di recuperare completamente il proprio stato di salute. Nello specifico, la fisioterapia risulta particolarmente utile in caso di specifiche problematiche, quali:

          • Disturbi muscolari o oppure osteoarticolari
          • Dolori lombari
          • Lesioni
          • Alterazioni articolari

          Come abbiamo visto in precedenza, la fisioterapia ha anche una funzione conservativa. Infatti sono in aumento le donne che, in preparazione al parto, si sottopongono a sedute fisioterapiche, oppure gli atleti che, in vista di una gara o un evento sportivo, si affidano alla fisioterapia per incrementare le proprie performance.

          Il tempo necessario per guarire è soggettivo e viene condizionato da diversi fattori, inclusa l’età. Il fisioterapista, grazie alle competenze acquisite, prepara per ogni paziente un piano terapeutico ad hoc, con lo scopo di accelerare il processo di guarigione. Presupposto necessario ai fini del raggiungimento degli obiettivi è seguire anche a casa alcuni esercizi, prescritti ovviamente dal fisioterapista.

          Osteopatia: cos’è e a cosa serve

          A differenza della fisioterapia, l’osteopatia si propone come medicina complementare e viene utilizzata per incoraggiare l’organismo dei pazienti ad auto-curarsi. Ed è proprio in virtù di questo motivo, che l’osteopatia si presenta con un approccio differente e va alla ricerca di ciò che causa un determinato dolore, ponendo in secondo piano il sintomo in sé. 

          Infatti il compito di ogni osteopata è di indagare su tutto ciò che può causare un’alterazione funzionale del corpo e che di conseguenza può generare sintomi o dolori di diversa natura. 

          L’Osteopatia nasce negli Stati Uniti verso la fine dell’Ottocento e ha mosso i suoi primi passi in Europa un secolo dopo. Sia l’Inghilterra che la Francia furono i primi paesi che si fecero influenzare da questa pratica medica americana, ma in men che non si dica si diffuse a macchia d’olio in tutta Europa. Il suo fondatore, il chirurgo Andrew Still, a seguito di diversi studi medici da lui condotti, scoprì che lo stato di salute di un essere umano può essere condizionato da corpo, spirito e mente. 

          Ogni fattore – ambientale, genetico e culturale – può influenzare l’individuo, la cui struttura è composta da muscoli, scheletro e organi. Questo complesso di elementi è collegato dai centri nervosi che ne garantiscono la funzionalità; se una di queste parti subisce una disfunzione, si genera un disequilibrio e di conseguenza si perde la corretta mobilità

          Qui non è l’osteopata l’artefice del guarimento, ma la sua figura si pone di rimuovere tutti quegli ostacoli che non consentono alle varie strutture dell’organismo di comunicare correttamente e di ristabilire armonia ed equilibrio.

          L’importanza dell’Osteopatia e della fisioterapia nella terza età

          Con il trascorrere dell’età, l’organismo perde la propria capacità di rigenerarsi: questo significa che i tessuti risultano più vulnerabili e quindi più esposti a disturbi e a malattie. 

          Ciò comporta la progressiva avanzata di malattie degenerative che, se non curate per tempo, si trasformano in croniche e quindi impossibili da debellare. 

          In questo caso l’osteopatia interviene aiutando la mobilità del paziente anziano, riducendo il più possibile tutti quei sintomi che accomunano le persone che si trovano nella fase della terza età, e che nella maggior parte dei casi si trovano ad affrontare disturbi a carico delle articolazioni e cartilagine.

          Osteopatia o fisioterapia: qual è la soluzione migliore dopo i 70 anni?

          Non esiste una soluzione standard, perché la scelta di un trattamento piuttosto che di un altro dipende dallo stato di salute del soggetto interessato.

          Grazie alle manipolazioni, l’osteopata fa in modo tale che le infiammazioni che interessano il paziente si riducano e, di conseguenza, anche i dolori che porta con sé.  Inoltre, dopo aver consultato il medico curante, l’osteopata può anche redigere un piano terapeutico, tenendo conto dello stato di salute complessivo del paziente. 

          Dunque, sottoponendosi a un trattamento osteopatico, il paziente che ha superato i 70 anni potrà ridurre in maniera evidente tutti quei disturbi causati da malattie degenerative e riuscirà ad acquistare nuovamente la propria autonomia nella gestione delle attività quotidiane.

          Il trattamento fisioterapico, invece, viene incontro a tutti quei pazienti che sono affetti da patologie a carico del sistema neurologico. L’intervento del fisioterapista è particolarmente richiesto, quando un soggetto presenta un deficit del sistema nervoso (sia a carico di quello centrale che periferico), causato principalmente da problematiche quali ischemie, ictus, aneurisma cerebrale e via dicendo; si tratta di una serie di condizioni che colpiscono in gran parte le persone anziane. Oltre a ciò, il fisioterapista interviene in aiuto anche per tutti quei pazienti che hanno difficoltà a deglutire o a parlare, ma non solo; grazie alle proprie capacità, può attenuare le conseguenze di patologie e disturbi che provocano nella persona perdita di sensibilità agli arti.

          Anziani e attività fisica: cosa consiglia la medicina?

          La medicina consiglia sempre di non condurre una vita sedentaria, soprattutto a coloro che hanno raggiunto una certa età. In tal senso, la ginnastica dolce è un’ottima alternativa alla sedentarietà che permette alle persone anziane di fare del movimento, compatibilmente con l’età e le patologie. 

          La ginnastica dolce consiste in una serie di movimenti controllati che vengono eseguiti a corpo libero, movimenti che non necessitano di sforzi o carichi eccessivi. Oltre a contrastare la sedentarietà, la ginnastica dolce ha un’azione preventiva e riduce le possibilità di insorgenza di malattie cardiovascolari, rallenta l’invecchiamento e migliora l’umore.

          In conclusione, possiamo dire che sia l’osteopatia che la fisioterapia svolgono una funzione essenziale in pazienti che hanno superato i 70 anni; entrambe, infatti, consentono di migliorare la qualità della vita e di combattere problematiche che con il tempo sono diventate croniche e che hanno compromesso la qualità della vita del paziente. 

          In questo caso la figura del medico curante è fondamentale perché, conoscendo la storia clinica del proprio paziente, valuta il percorso riabilitativo migliore, consentendogli di guarire il prima possibile.

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