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Montascale per Anziani e Disabili

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          21 Apr, 2022 | In evidenza, Società, Terza età

          Ormai siamo abituati a sentir dire che l’Italia è un paese che sta invecchiando: una percentuale sempre maggiore della sua popolazione sta oltrepassando i 65 anni e le nascite non sono così numerose rispetto a un tempo. 

          L’invecchiamento della popolazione non è però solo una mera “questione demografica”, deve oggi rappresentare una riflessione più profonda, a tutto tondo e a più livelli, in quanto tende a rimodellare gran parte degli assetti sociali ed economici con conseguenze nel campo della produzione, del consumo, del mercato del lavoro, del welfare.

          Siamo quindi davvero davanti a un grande mutamento culturale che dovrà a sua volta portare a politiche mirate in grado di agevolare il cambiamento della struttura in base all’età della popolazione, trasformandolo di fatto il singolo individuo da peso a risorsa per la società. 

          Il concetto di “anzianità” è ormai superato?

          Oggigiorno è sempre più difficile trovare una definizione per persona anziana. Per facilitare le conversazioni, spesso in modo convenzionale, vengono indicati “i 65 anni” come una sorta di spartiacque tra vita attiva e non; una data che strizza l’occhio a quell’immagine di pochi decenni fa in cui i nostri nonni, spente le candeline dei 65, venivano considerati già “anziani”.

          Tuttavia oggi le cose sono ben diverse: una persona a 65 anni conduce una vita nel pieno benessere psico-fisico, è inserita ancora nel mondo del lavoro, si occupa di varie attività e porta avanti con passione interessi e hobby. In una parola, è attiva.

          I paramenti precedenti possono quindi essere sostituiti da un concetto diverso: l’invecchiamento attivo.

          “L’invecchiamento attivo è definito dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come quel processo volto a garantire opportunità di salute, partecipazione e sicurezza sociale, man mano che le persone invecchiano, al fine di migliorarne la qualità della vita. In tale definizione è incluso quindi il principio di estendere l’attività delle persone anziane sia riguardo all’inclusione nel mercato del lavoro, sia alla partecipazione ad attività di natura sociale, civica o culturale.”

          Il raggiungimento di questo obiettivo porterebbe a una migliore integrazione tra anziani e società: i primi, infatti, potrebbero vivere la fase della terza età in modo completamente nuovo e non legati al solo bisogno assistenziale e alla marginalità sociale, e il Paese risparmierebbe risorse economiche riducendo, per esempio, ricoveri, presidi medici e servizi di accudimento.

          Invecchiamento attivo in Italia

          Purtroppo in Italia questo obiettivo è ancora lontano. A oggi infatti il nostro Bel Paese occupa una posizione di retroguardia nella classifica europea, “e proprio questa debolezza nell’invecchiamento attivo sembra essere tra le cause principali che hanno portato il nostro Paese, prima del decollo della campagna vaccinale, a un tasso altissimo di letalità da Covid”. (fonte Corriere.it)

          invecchiamento attivo

          Se guardiamo come è cresciuta la popolazione anziana, possiamo notare che al 1° gennaio 2019 gli individui residenti nel paese con 65 anni di età ed oltre risultavano 13,8 milioni, pari al 22,8 per cento del totale della popolazione. Nel 2009 sfioravano i 12 milioni e costituivano il 20,3 per cento. 

          Se proviamo ad andare ancora più a ritroso possiamo accorgerci che siamo passati da 4,6 milioni nel 1960 (9,3 per cento) a 7,4 milioni nel 1980 (13,1 per cento), a 10,3 milioni nel 2000 (18,1 per cento). 

          Una crescita importante che oggi esige una riflessione sul livello di “attività” dei nostri anziani.

          Purtroppo, in base ai 22 indicatori – tra i quali occupazione, partecipazione alla vita sociale, vita indipendente e sana e sicura – l’Italia raggiunge un punteggio di 33,8 su una media di 35,7. Un’oscillazione non di poco conto che la vede a metà classifica superata da Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, Regno Unito, Germania.

          Tra gli indicatori emerge un dato preoccupante: una sostanziale differenza tra donne e uomini.

          invecchiamento attivo

          Secondo l’indagine, sembra infatti che, a parità d’età,  le donne siano più svantaggiate degli uomini  “Le donne sono costrette a vivere un maggior numero di anni in cattive condizioni di salute” questo a causa sia della loro maggiore longevità sia per la maggiore precocità dell’insorgenza di problemi di salute.

          “Tra le donne l’indicatore dell’aspettativa di vita senza limitazioni conferma condizioni meno vantaggiose rispetto ai coetanei di 65 anni, poiché risulta inferiore la proporzione di anni da vivere senza limitazioni: essa rappresenta circa il 40%, rispetto ad un 50% tra gli uomini. A differenza di questi ultimi però, l’anno di vita guadagnato dalle donne negli ultimi 10 anni è andato quasi interamente ad integrare il numero di anni di vita senza limitazione nelle attività.”

          Una vita indipendente, sana e sicura con un montascale

          Molte volte pur di non sentirci “vecchi” continuiamo a portare avanti una serie di cattive abitudini, che a lungo andare potrebbero rappresentare un pericolo, come ad esempio salire e scendere le scale quando ormai le gambe non funzionano più come un tempo. 

          Purtroppo, però, molto spesso il non voler utilizzare un montascale o un servoscale per il condominio è solo una questione mentale! Se infatti l’installazione degli impianti di mobilità è per alcuni il segno che stiamo invecchiando, rappresentano allo stesso tempo il modo più innovativo e dinamico per rimanere attivi e indipendenti. Ci permettono infatti di muoverci in autonomia in casa e di spostare da un piano all’altro volumi anche pesanti e, non meno importante, eliminano ogni possibilità di inventare scuse e di non prenderci cura di noi.

          Infatti, il montascale o la piattaforma elevatrice non dobbiamo viverli legati all’accettazione negativa dell’invecchiamento, ma come un ausilio, un aiuto concreto, che ci consente di riprendere in mano la nostra vita facilmente. 

          Ci sono diversi modelli, a poltroncina o a piattaforma, che possono essere realizzati in base alle esigenze (problemi di deambulazione, utilizzo di girello o sedia a rotella) e costruiti su misura, affinché la soluzione proposta sia salvaspazio e personalizzabile in base al proprio gusto estetico.

          Per ulteriori informazioni sui prodotti e bonus montascale, non esitare a contattarci. 

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