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Montascale per Anziani e Disabili

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          9 Set, 2019 | Terza età

          Le attività ricreative sono un momento fondamentale nella vita degli anziani. Vediamo quali sono quelle più consigliate, come trovare le più adatte e perché sono così importanti.

          Quali sono le attività ricreative per anziani?

          Esistono moltissimi tipi di attività ricreative o di animazione per gli anziani, e la scelta è tanto ampia quanto importante. Alcuni esempi di attività adatte anche per gli anziani possono essere:

          • lo sport e la ginnastica, possibilmente di gruppo e, per sicurezza, alla presenza di un tutore con preparazione e formazione apposite;
          • il gioco, da soli o ancor meglio in compagnia, sia in movimento che da fermi;
          • i lavoretti manuali di tutti i tipi, da svolgere in casa o all’esterno;
          • i balli e i canti;
          • le vacanze organizzate;
          • le iniziative di volontariato e solidarietà;
          • le passeggiate nella propria città o le gite di un giorno nel territorio;
          • tutte le piccole attività artistiche in cui può cimentarsi un anziano;
          • i semplici momenti di incontro con parenti, amici, conoscenti, ospiti del centro diurno e così via.

          L’attività fisica e le vacanze

          Il tipo di attività ricreativa forse più praticata e in generale più utile è sicuramente l’attività fisica. Può trattarsi di una forma di ginnastica apposita, svolta a casa o, preferibilmente, in una palestra o in un parco, ma anche di una semplice passeggiata: l’importante, per l’anziano, è mantenere sano il proprio corpo, facendo in modo che non si disabitui al moto.

          Infatti, una delle prime funzioni delle attività ricreative per gli anziani è quella della conservazione della salute fisica e mentale. Tenersi in forma attraverso lo sport è un passo avanti verso un invecchiamento positivo.

          Sotto questo aspetto, alle attività sportive si collegano le passeggiate, le gite e le vacanze. È molto proficuo per l’anziano visitare posti mai visti o passare del tempo in spazi belli e stimolanti, magari in compagnia di amici e parenti o con gruppi organizzati. Questo genere di attività può sostenere e favorire il benessere dell’anziano anche dal punto di vista emotivo e psicologico.

          Altre attività ludiche e passatempi per anziani

          Lo stesso si può dire dei balli e dei canti, che più di altri tipi di passatempo invitano l’anziano a mettersi ancora in gioco, non certo per dimostrare la propria bravura ma per divertirsi in compagnia.

          Quest’ultimo aspetto è fondamentale. Condividere un po’ di tempo libero, magari con dei coetanei della comunità, della struttura assistenziale o della casa di riposo, svolgendo attività rilassanti e divertenti come cantare e ballare può essere un vero toccasana per un anziano che trascorre molto tempo da solo o senza uscire mai dal suo circolo di conoscenze.

          Se non c’è la possibilità di trovare l’ambiente, l’associazione o il gruppo adatto per queste attività, si può ripiegare fruttuosamente su semplici momenti di incontro per chiacchierare, tener viva la memoria e la capacità di ascolto e comunicazione.

          Si va dal semplice pomeriggio con gli amici o la famiglia (specie i nipoti) a iniziative più complesse, come un progetto di visite alle scuole per parlare ai ragazzi delle proprie memorie. Questo genere di incontri favorisce la soddisfazione dell’anziano, che vede riconosciuta la significatività della propria storia e delle proprie esperienze.

          Non bisogna trascurare, infine, tutte quelle piccole attività manuali, ludiche o anche artistiche alle quali l’anziano si dedicava già in precedenza o che può apprendere facilmente anche in età avanzata. Che siano corsi di cucito, pittura, musica o più banalmente giochi (di carte, di società e così via), tutte queste occupazioni sono un eccellente strumento perché l’anziano possa trascorrere del tempo in armonia con se stesso.

          Come scegliere l’attività ricreativa più adatta

          La scelta dell’attività più adatta per gli anziani dipende da molteplici fattori, sia attivi che passivi. Da un lato bisogna tener conto di ciò che l’anziano vuole, e dall’altro lato non bisogna trascurare i suoi limiti, ciò che può e non può fare.

          Scegliere in base ai bisogni

          Quest’ultimo aspetto è di grande importanza: l’attività ricreativa da proporre agli anziani deve essere scelta considerando innanzitutto le capacità e le funzionalità residue della persona.

          Per esempio, è molto utile fare un gioco di memoria per un anziano con i primi sintomi dell’Alzheimer, ma la stessa attività sarebbe controproducente se il soggetto avesse raggiunto uno stadio avanzato di demenza. Il che vale anche per l’attività fisica: un anziano in salute può passeggiare e fare dello sport leggero se non ha problemi fisici, ma non può sottoporsi a sforzi che superino le sue abilità.

          Sotto lo stesso punto di vista, non bisogna trascurare la finalità terapeutica, che quando possibile deve affiancarsi a quella ludica nella scelta dell’attività migliore. Sarebbe bene consigliare specifici passatempi a un anziano sulla base della sua necessità di mantenere o stimolare una determinata funzione.

          Un buon esempio è quello della ginnastica: se una certa patologia rischia di condurre l’anziano verso l’immobilità se non viene trattata e prevenuta, si possono proporre delle semplici attività fisiche che salvaguardino la deambulazione e il movimento. In ogni caso, per questi consigli è sempre meglio rivolgersi al medico di fiducia o al personale interno della residenza per anziani.

          Scegliere in base ai desideri

          Ma non bisogna dimenticare anche l’altro aspetto della questione: la volontà dell’anziano stesso. Nessuna attività va mai imposta, anche quando sia da promuovere e consigliare per ragioni di salute e di benessere.

          Un anziano spesso sceglie che cosa desidera fare in base a ciò che faceva prima, come hobby o come mestiere. Se svolgeva un lavoro manuale potrebbe volersi dedicare alla realizzazione di lavoretti in legno; se amava la lettura potrebbe continuare con questo passatempo o darsi alla scrittura creativa. L’importante è la valorizzazione dei gusti e delle preferenze personali, da affiancare alle esigenze di ciascuno.

          Tenendo conto di questi aspetti, si eviterà facilmente il problema più grande, cioè che l’attività ricreativa diventi sconfortante. Ciò può accadere, per esempio, perché mette l’anziano in condizione di avvertire la sua progressiva perdita di abilità (motoria, psichica ecc.), o perché lo fa sentire inutile e bisognoso di continui interventi d’assistenza. Per contro, dare valore al suo benessere e alla sua libertà di scelta è fondamentale perché tragga un beneficio dalle attività proposte.

          Perché partecipare ad attività ricreative è importante?

          Gli stessi principi che guidano la scelta delle attività ricreative per gli anziani fanno anche comprendere perché sono così importanti: da una parte, esse potenziano l’autonomia e la libertà di scelta, fondamentali a un’età in cui si rischia sempre più la propria autosufficienza; dall’altra parte, sono spesso utilissime a livello terapeutico, come cura e prevenzione dei danni che l’età può causare.

          L’effetto emotivo-psicologico delle attività ricreative

          Il primo aspetto da tenere in considerazione è sicuramente quello emotivo-psicologico. Il coinvolgimento in una delle attività ricreative proposte garantisce all’anziano molteplici vantaggi sotto questo punto di vista, tra i quali:

          • svago e divertimento, due temi che non vanno mai sottovalutati in un periodo di difficoltà come la terza età;
          • un aumento della socializzazione e dei rapporti, imprescindibile per mantenere attiva la mente e non isolarsi;
          • un incremento dell’autostima, possibile se le attività sono calibrate a misura dell’anziano e non lo sottopongono a uno stress che non può sopportare;
          • un passo verso il buonumore e il rilassamento, condizioni essenziali soprattutto per chi vive anni difficili e soffre di problemi di salute.

          Le attività ricreative come mezzi di cura

          Poi, come abbiamo detto, le attività ricreative sono importanti anche come terapia o riabilitazione. Gli obiettivi “curativi” di questo tipo di attività si intrecciano fortemente agli aspetti emotivi, rendendo essenziale il ricorso a passatempi ludici e ricreativi.

          In particolare, per quanto riguarda la salute e il benessere, tutte le attività citate possono avere un ruolo positivo in questo senso, in modo diretto o indiretto.

          Le passeggiate possono migliorare la mobilità, qualche ora di sport ogni settimana rafforza il sistema scheletrico e quello muscolare, molti giochi da tavolo o di carte sono un buon supporto per la memoria e le funzioni sociali dell’individuo. Attività come ballo, canto, recitazione e simili agiscono poi su entrambi gli ambiti, fisico e psichico.

          I benefici delle attività ricreative sulla qualità della vita degli anziani

          Tutte le attività menzionate comportano grandi benefici per la qualità della vita degli anziani. Esse contribuiscono allo sviluppo di un invecchiamento attivo (o “active ageing”), grazie al quale gli anziani possono vivere bene la loro età e, secondariamente, essere delle risorse per gli altri.

          Le attività ricreative danno l’opportunità di migliorare il modo in cui l’anziano vede se stesso. Anziché subire lo sconforto che potrebbe colpirlo mentre invecchia, si sente in forze e in grado di affrontare azioni che vadano oltre il minimo indispensabile per la vita quotidiana. Inoltre, con l’apertura a passatempi di gruppo o all’esterno, può superare la solitudine della vecchiaia e la tendenza alla sedentarietà.

          A livello fisico e psichico, le attività ricreative aiutano a mantenere numerose funzioni e facoltà che generalmente, con la vecchiaia, vanno perse. Ci riferiamo per esempio alla memoria, alla capacità di collaborazione sociale, alla creazione di relazioni, alla mobilità e alla deambulazione, nonché alle abilità linguistiche e mentali in generale.

          Infine, non bisogna dimenticare che anche per l’anziano è possibile, e molto utile, apprendere cose non note e sviluppare nuove abilità. Che si tratti dei semplici passi di un ballo leggero, di un punto al cucito o di una piccola conoscenza artistica, per un anziano poter dire a se stesso di aver imparato qualcosa di nuovo è un beneficio per l’autostima. Gli permette di sentirsi giovane, in grado di vivere normalmente, di creare qualcosa e di contribuire al bene comune.

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