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Montascale per Anziani e Disabili

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          29 Lug, 2019 | Accessibilità

          L’abbattimento delle barriere, architettoniche e non solo, è il requisito principale, ma non l’unico, per poter definire una struttura turistica accessibile. In questo articolo spieghiamo quali sono le caratteristiche di una struttura ricettiva accessibile e come avviene l’eliminazione delle barriere architettoniche.

          strutture turistiche e accessibilità per disabili

          Quali sono le caratteristiche di una struttura turistica accessibile?

          Secondo la legge italiana, per poter essere definite accessibili, le strutture ricettive devono rispondere a dei requisiti ben precisi. Il Decreto Ministeriale 236/1989 e la Legge 104/1992, che all’articolo 24 parla di “Eliminazione o superamento delle barriere architettoniche“, sono le normative principali a cui fare riferimento.

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          Secondo il Decreto Ministeriale tutti gli hotel e le strutture ricettive sono soggette al criterio di visitabilità, secondo il quale anche le persone disabili, con ridotta capacità motoria o sensoriale, hanno diritto ad accedere ai bagni e agli spazi comuni degli edifici aperti al pubblico in autonomia, senza essere intralciati o impossibilitati dalla presenza di barriere architettoniche.

          Sempre il decreto ministeriale, all’articolo 5, entra ancora più nel dettaglio, fornendo alcune linee guida ed istruzioni precise sulle caratteristiche e le misure che devono avere i locali per garantirne la fruibilità a tutte le persone, compresi disabili, anziani e persone con altre difficoltà:

          • i locali comuni ed almeno due stanze (fino a un massimo di 40) di una struttura ricettiva devono essere accessibili anche alle persone in carrozzina e ai servizi igienici, se il bagno non è nella stanza ma è in comune;
          • ogni camera deve essere dotata di sistemi di allarme e di segnalazione. Le camere riservate a persone diversamente abili doverebbero essere poste al piano inferiore, o comunque lontane da fonti di pericolo e vicine ad una via di fuga, per favorire l’uscita in caso di problemi;
          • in bagno gli spazi devono essere sufficientemente larghi per garantire lo spazio di manovra a un’eventuale sedia a rotelle;
          • il lavabo deve avere una forma adatta per essere accessibile da chiunque;
          • i servizi devono essere dotati di ausili specifici quali corrimano e campanelli d’emergenza;
          • gli spazi esterni devono essere dotati di uno o più passaggi (preferibilmente realizzati in piano) che consentano di accedere alla struttura turistica senza pericoli od ostacoli;
          • la larghezza delle porte non deve essere inferiore agli 85 cm;
          • i corridoi e altri passaggi (anche esterni, come i marciapiedi) devono avere una larghezza minima di 150 cm e non presentare dislivelli;
          • il bagno non può essere più piccolo di 180 x 180 cm.

          Come progettare una struttura turistica senza barriere?

          Quando si ha in mente di progettare una struttura turistica, è importante tenere sempre ben presenti i criteri di turismo accessibile, per realizzare un edificio che vada incontro alle esigenze di tutti i possibili clienti, anche di quelli affetti da disabilità o che hanno bisogno di ausili per muoversi, come gli ipovedenti.

          Seguire i criteri della progettazione accessibile è fondamentale per realizzare il progetto di un albergo che non spaventi il turista che è affetto da una disabilità o ha problemi motori o cognitivi e regalargli un’esperienza positiva nella propria struttura, invogliandolo così a tornare e a consigliarla ad altre persone.

          Ecco quali sono alcuni dei criteri da seguire per la realizzazione di una struttura turistica senza barriere architettoniche:

          • puntare su una soluzione progettuale multi – opzionale evitando quelle che rischiano di penalizzare o discriminare gli ospiti;
          • differenziare gli spazi per andare incontro alle esigenze di tutti, scegliendo un approccio funzionale;
          • impiegare la progettazione multi – sensoriale per creare un percorso sensoriale che non crei barriere di tipo sensoriale, invisibili ma limitanti quanto quelle fisiche;
          • realizzare spazi di facile comprensione e utilizzo;
          • calibrare l’accessibilità dei luoghi;
          • ove possibile, installare un ascensore per consentire a tutti di raggiungere i piani superiori. In alternativa, si possono impiegare soluzioni più semplici, come i montascale;
          • prevedere soluzioni che offrano benessere, comfort e supporto;
          • progettare gli spazi in modo che offrano sicurezza;
          • garantire la riconoscibilità di scala, terrazzo e altri ambienti potenzialmente pericolosi e la comprensione di eventuali istruzioni e segnaletiche;
          • predisporre un’area di parcheggio che consenta di raggiungere agevolmente la struttura.

          » Leggi Come progettare un bagno per disabili secondo la normativa

          Come adattare una struttura turistica per renderla accessibile?

          I consigli elencati sopra valgono per una struttura turistica ancora da costruire. Se, invece, si ha in mente di operare la riqualificazione di una struttura esistente, per soddisfare i criteri del turismo accessibile e rendere i suoi ambienti adatti alla fruizione anche da parte di persone con abilità differenti, occorre seguire sia i consigli forniti sopra, sia le prescrizioni della legge in merito alle dimensioni degli spazi e alla loro progettazione, sia alcuni criteri pratici.

          Questo perché non solo sia possibile eliminare le barriere architettoniche, ma anche migliorare l’usabilità degli ambienti, sia all’interno che all’esterno e offrire ai propri clienti un’esperienza di soggiorno nettamente migliorata. Prima di vedere alcuni tra questi criteri, è importante ricordare che l’accessibilità è un diritto che deve essere garantito a qualsiasi persona.

          Una volta che si ha bene in mente questo concetto, si può iniziare a riprogettare la propria struttura, seguendo alcuni di questi accorgimenti:

          • progettare percorsi di accesso esterni ampi e facilmente percorribili, adeguati anche al passaggio delle sedie a rotelle;
          • ove possibile, aumentare le dimensioni delle stanze o disporre gli arredi in maniera più funzionale;
          • dotarsi di attrezzature che possano essere utili ai clienti che hanno bisogno di maggiore assistenza;
          • progettare spazi di parcheggio dedicati ai disabili e alle persone con esigenze speciali vicino all’albergo, così che gli ospiti non debbano percorrere lunghe distanze per raggiungerlo;
          • rendere più facile l’utilizzo dei sistemi di illuminazione degli spazi comuni e il raggiungimento di rampe di scale e uscite;
          • installare sistemi e ausili che aiutino a salire le scale, o, in alternativa, ascensori, che consentano di raggiungere più agevolmente i piani superiori, così da favorire la mobilità anche di chi è più svantaggiato;
          • eliminare tutte quelle barriere che impediscono l’accesso agli spazi comuni, alle stanze e ai servizi igienici, limitando l’autonomia degli ospiti;
          • eliminare le barriere che limitano la possibilità di vivere un’esperienza completa, come ad esempio i parapetti troppo alti, che impediscono di ammirare la vista a chi non può raggiungerli;
          • affidarsi alla domotica per automatizzare alcuni sistemi delle stanze, così da regalare maggiore autonomia a chi vi soggiorna (ad esempio, motorizzare le tapparelle);
          • installare segnaletica chiara e comprensibile per tutti, compresi i bambini;
          • fare attenzione a non esagerare con la semplicità, creando ambienti che siano sì di facile fruizione, ma asettici e anonimi, come quelli di un’ospedale.

          Spesso l’intervento di abbattimento delle barriere architettoniche e di miglioramento dell’usabilità degli ambienti nelle strutture aperte al pubblico non vengono pubblicizzati; questo è un male perché, se fatti bene, sono un valore aggiunto che è importante segnalare, perché possa essere di aiuto anche ad altre persone con necessità specifiche.

          Quali sono le normative per abbattere le barriere nelle strutture ricettive?

          Come abbiamo visto in precedenza, sono due le normative principali a cui fare riferimento quando si parla di abbattimento di barriere architettoniche e di progettazione di alberghi che soddisfino i requisiti di accessibilità e tutelino il diritto ad essere autonome delle persone che hanno delle disabilità.

          Se si vogliono effettuare degli interventi di ristrutturazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’adeguamento alla normativa vigente, la legge a cui fare riferimento è il DPR 503/1996Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”; rimane valido Decreto Ministeriale 236/1989, che abbiamo visto sopra.

          Quali sono le agevolazioni per le strutture turistiche accessibili?

          Le istituzioni comprendono perfettamente l’importanza del turismo accessibile e delle strutture ricettive che rispondono ai criteri di accessibilità, pertanto il Governo ha predisposto delle agevolazioni per gli alberghi e le strutture ricettive che hanno deciso di migliorare l’accessibilità e la fruizione degli spazi nei loro edifici.

          Come per molti interventi di riqualificazione edilizia, anche per quelli effettuati negli alberghi e le strutture ricettive è previsto l’accesso alla detrazione del 65% sulla dichiarazione dei redditi. Il cosiddetto Tax Credit, in vigore anche per l’anno 2019, prevede che si possa ottenere una detrazione sulle spese sostenute per la riqualificazione energetica dell’edificio, per il miglioramento della stabilità, per l’abbattimento di barriere architettoniche che ostacolino fisicamente le persone con una ridotta capacità motoria, per l’installazione di servizi igienici adatti a persone con esigenze particolari e di tecnologie e sistemi domotici che facilitino l’utilizzo di determinati sistemi come le tapparelle.

          La detrazione viene applicata su una spesa massima di 200.000 euro e non può essere cumulabile con voci di spesa di natura simile.

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